Il cardinale Betori celebra con gli aviatori la Madonna di Loreto (Foto)
FIRENZE – È stato il cardinale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori a celebrare insieme agli aviatori fiorentini la ricorrenza della Madonna di Loreto, patrona dell’Aeronautica Militare. Una messa è stata officiata lunedì 10 dicembre nella basilica di Santa Croce, di fatto tappezzata di azzurro, dal colore delle divise di tanti ufficiali, sottufficiali dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche e di giovanissimi allievi della Scuola Militare Giulio Douhet, insieme ai loro superiori. Brani religiosi sono stati eseguiti dal coro degli stessi allievi del 1° corso, alla loro prima «uscita ufficiale» con la divisa storica e lo spadino appena ricevuto venerdì 7 dicembre in una suggestiva e importante cerimonia alla Douhet.
La messa per la Madonna di Loreto è stato l’evento conclusivo delle celebrazioni per l’80° anniversario della presenza dell’Aeronautica Militare a Firenze, iniziata nel 1938 con l’insediamento della Scuola di Applicazione dell’Arma azzurra negli edifici appena costruiti alle Cascine. Quella che poi è diventata la Scuola di Guerra Aerea e da alcuni anni l’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (Isma). Le celebrazioni dell’80° ‘compleanno’ erano iniziate a gennaio 2018 con un concerto nella stessa basilica di Santa Croce.
L’OMELIA DEL CARDINALE
Nella sua omelia agli aviatori il cardinale Betori ha tra l’altro sottolineato come il ricordare il luogo dove la Vergine ha avuto l’annuncio evangelico richiami tre principi: vocazione, formazione, lavoro. La chiamata della Vergine Maria a compiere la sua missione e la sua accettazione del disegno divino è il contrario di «uno dei miti della cultura contemporanea – ha detto Betori – costituito dall’autodeterminazione dell’uomo, che si costruisce il proprio progetto, senza invece rispondere al progetto di vita che Dio ci indica». Un’autodeterminazione che «scivola sempre più verso l’irresponsabilità che domina tante esistenze».
Ma dalla casa di Nazareth si evoca anche il concetto di formazione, il luogo dove Gesù è stato cresciuto ed educato. E infine il sacello di Maria è anche la casa dove Gesù ha appreso il lavoro dal padre Giuseppe. Il lavoro – ha detto Betori – che non deve essere ispirato solo a finalità economiche ma deve contribuire alla dignità della persona umana. Gli stessi principi – ha concluso Betori rivolto agli aviatori – che devono ispirare il «servizio alla Patria, alle Forze Armate, come contributo alla sicurezza, alla giustizia, alla pace nel Paese e nel mondo intero».
Qui l’audio integrale dell’omelia del cardinale Betori.
IL LEGAME DEGLI AVIATORI ALLA PATRONA
Al termine della funzione religiosa, il generale di brigata aerea Vincenzo Nuzzi – comandante dell’Isma – ha ringraziato il cardinale Betori per le sue parole. Un grazie anche alla presidente dell’Opera di Santa Croce Irene Sernesi e al padre guardiano dei frati conventuali padre Paolo Maria Bocci. Da quando la Vergine lauretana è divenuta patrona degli aviatori – ha ricordato il generale NuzzI – «non esiste ente o reparto dell’Aeronautica Militare dove non vi sia una statua della Madonna di Loreto a cui gli aviatori italiani essi possano rivolgere costantemente. Come non esiste aviatore che – come recita la nostra preghiera: ‘nel salire verso il cielo dimentichi del peso della nostra carne’ – non abbia sentito la presenza della beata Vergine durante un momento difficile del suo lavoro. Ecco il perché di questo forte attaccamento alla nostra Patrona».
VIDEO: IL CORO DELLA SCUOLA DOUHET
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