Osservatore Libero

Carabinieri, al via l’anno 2018-2019 alla Scuola Marescialli (Foto-Video)

Inaugurato l’anno accademico alla Scuola Marescialli Carabinieri

FIRENZE – Per un giorno la Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri si è «trasferita» a Palazzo Vecchio a Firenze. Martedì 11 dicembre il salone de’ Cinquecento è stato invaso da giovani allievi dei corsi triennali per la solenne inaugurazione dell’anno accademico 2018-2019.

Un evento non formale che contribuisce ancora una volta a rinsaldare lo stretto legame tra Firenze e la «sua» Scuola Carabinieri, presente in città da quasi un secolo. Dal 5 gennaio 1920 per l’esattezza, quando fu inaugurata l’allora «Scuola allievi sottufficiali carabinieri» presso la Caserma Mameli in via della Scala (quindi piazza della Stazione). Dove è rimasta fino al settembre 2016 quando è stata inaugurata la nuova sede a Firenze Castello nella caserma intitolata a Felice Maritano, maresciallo medaglia d’oro al valor militare. Dall’ottobre dello stesso anno l’istituto è comandato dal generale di divisione Gianfranco Cavallo.

PARTE IL NUOVO ANNO ACCADEMICO

All’inaugurazione dell’anno accademico è intervenuto il generale di divisione Ciro D’Angelo, neo comandante delle Scuole dell’Arma, incarico assunto il 20 novembre scorso. I corsi di studio attualmente svolti sono quelli del 3° anno (6° corso, intitolato al «Mar. ord. Franco Pepicelli, m.o.v.m. alla memoria»), del 2° anno (7° corso, intitolato al «Mar. ca. Francesco Gallo, m.o.v.m. alla memoria») e le matricole del 1° anno (8° corso intitolato al «Mar. ca. Luigi Di Bernardo, m.o.v.m. alla memoria»).

La cerimonia è stata aperta dal sindaco di Firenze Dario Nardella, che nel suo intervento ha tra l’altro annunciato la decisione di intitolare alla memoria dei Carabinieri martiri di Fiesole (uccisi dai tedeschi nel 1944) una delle sale dell’odierno complesso museale di Santa Maria Novella, lo stesso che per tanti anni ha ospitato la Scuola Carabinieri.

In prima fila, tra gli altri, il prefetto di Firenze Laura Lega, il maresciallo medaglia d’oro Giuseppe Giangrande, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, il procuratore generale presso la Corte d’Appello Marcello Viola, il rettore dell’ateneo fiorentino Luigi Dei, il generale Sebastiano Galdino comandante interregionale della Guardia di Finanza, i vertici di Polizia e Forze Armate con sede a Firenze.

 

Il sindaco Dario Nardella con i generali Ciro D’Angelo (al centro) e Gianfranco Cavello

UN VIDEO RACCONTA LA SCUOLA MARESCIALLI

Un bilancio dei due primi anni di vita del nuovo complesso che ospita a Castello la Scuola Marescialli è stato fatto dal generale Cavallo. Dagli attuali 1720 allievi si arriverà nel giro di 2 anni a poterne ospitare 2100, grazie alla costruzione di nuovi alloggi. In previsione anche la realizzazione di un complesso sportivo. «La Scuola sarà a breve tutto un cantiere – ha detto Cavallo – non solo di infrastrutture ma anche e soprattutto di idee e di novità». Qui di seguito un video che sintetizza la vita in caserma e le attività delle Scuola Marescialli proiettato nel Salone de’ Cinquecento.

 

 

UNIVERSITÀ E CARABINIERI

Dopo un intervento del professor Paolo Papanti Pelletier, docente di diritto privato all’Università di Roma Tor Vergata, ha preso la parola il professor Paolo Cappellini, presidente della Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Firenze. «Stiamo celebrando – ha detto Cappellini – l’incontro di due istituzioni fondamentali per il nostro Paese: i carabinieri e l’università. Entrambe trasmettono elementi essenziali come sapere, cultura, competenza, passione, finalizzate allo sviluppo della convivenza civile, come quello della memoria condivisa». E proprio in tema di memoria Cappellini ha portato come esempio quello del vice brigadiere Emanuele Reali, caduto nel mese di novembre nell’adempimento del proprio dovere («una parola, anche questa, che non deve cambiare di significato») mentre stava inseguendo un ladro in fuga. Reali non avrà intitolata una strada o una piazza «perché è solo l’ennesima vittima di una guerra silenziosa combattuta contro il crimine».

A conclusione, come prassi, ha preso la parola il generale Ciro D’Angelo comandante delle Scuole. «I marescialli di domani – ha detto tra l’altro – dovranno essere professionali, equilibrati e di buon senso. Capaci di agire, in ogni circostanza, con energia e coraggio, con fermezza ed umanità, offrendo risposte convincenti per prevenire o reprimere le minacce quotidiane che interessano la vita sociale». «Essi dovranno saper fronteggiare qualsiasi situazione in piena autonomia – ha aggiunto D’Angelo – sempre pronti ad agire con la straordinaria ed autentica umanità a sostegno dei più deboli e bisognosi, garantendo quello spirito di iniziativa che è proprio della premessa al Regolamento generale per l’Arma dei Carabinieri. Non dovranno infine tradire mai la fiducia che gli italiani ripongono nell’Arma e in tutti i suoi componenti, rispettando sempre il giuramento di fedeltà prestato». Con queste premesse il comandante delle Scuole ha dichiarato aperto l’anno accademico 2018-2019 della Scuola Marescialli e Brigadieri dell’Arma dei Carabinieri.

MARESCIALLI DA 110 E LODE

Tanti applausi per gli (ex) allievi del 5° corso triennale, che nel 2018 hanno conseguito la laurea in Scienze Giuridiche della Sicurezza con il voto di 110 e lode. Oggi, terminata la scuola, sono già operativi presso i reparti di destinazione. Ecco i nomi:

IL VIDEO DELLA PREMIAZIONE

 

FOTOGALLERY (37 IMMAGINI) 

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