L’ Esercito festeggia 158 anni e pensa a ringiovanirsi

La storica ed emozionante carica dei Lancieri di Montebello

ROMA – «C’è bisogno di ringiovanire l’ Esercito perché, avendo sospeso la leva in brevissimo tempo, abbiamo dovuto reclutare professionisti che ora sono ultraquarantenni. Non possiamo permetterci di avere tra 10 anni un Esercito di over 45». Così ha detto rispondendo ai giornalisti il capo di stato maggiore dell’ Esercito,  generale Salvatore Farina, al termine della cerimonia per i 158 anni della Forza armata. «In questa fase – ha precisato – abbiamo bisogno di una forza organica di circa 10.000 militari in più (sugli attuali 99 mila n.d.r.). Basterebbe reclutarne 1000 in più all’anno per 10 anni. È questo che chiediamo, sperando che sia supportato anche dalle nostre superiori autorità».

Le emozioni della festa

Il caldo e la lunga attesa per l’inizio della cerimonia non hanno diminuito le emozioni al 158° anniversario della costituzione dell’Esercito, celebrato mercoledì 8 maggio a Roma. Sul prato dell’Ippodromo militare a Tor di Quinto gli applausi più convinti del pubblico – tra cui molte scuole – sono andati alle attività dimostrative di alcuni reparti tra cui le forze speciali calate da un elicottero, l’aviolancio di parà della Folgore e, gran finale, la carica a cavallo dei Lancieri di Montebello, che lascia sempre senza fiato.

Premi e ricompense

Ma applausi altrettanto convinti sono andati anche a militari premiati per essersi distinti in operazioni. Una croce d’argento al merito dell’Esercito è andata al 1° caporal maggiore Michael Turconi. Una croce di bronzo al merito dell’Esercito ciascuna al generale di brigata Francesco Maria Ceravolo, al capitano Alfredo Carboni ed al sergente Matteo Tavian. Riconoscimenti anche alle bandiere del 185° Reggimento RAO della Folgore e del 5° Reggimento Aviazione Rigel insignite dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia. Una medaglia di bronzo al valore dell’Esercito al Centro Addestramento Paracadutismo e una Croce d’Oro al Merito dell’Esercito al Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito.

Il ministro bloccata a Palazzo Chigi

Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta è arrivata a cerimonia iniziata, perché trattenuta a Palazzo Chigi dal Consiglio dei ministri dove all’ordine del giorno c’era anche il caso Siri. All’apertura, nel passare in rassegna la brigata di formazione schierata sul campo agli ordini del generale Diego Fulco, il ministro è stata sostituita dal sottosegretario Angelo Tofalo. La cosa ha lasciato perplesso qualche osservatore perché Tofalo ha deleghe per Aeronautica e Carabinieri, mentre Esercito e Marina rientrano in alcune delle deleghe attribuite all’altro sottosegretario Raffaele Volpi, anche lui presente alla cerimonia. Accanto al rappresentante del governo c’erano il capo di stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli e il «padrone di casa» Salvatore Farina, capo di stato maggiore dell’Esercito. Sul palco in prima fila i vertici di Marina, Carabinieri, Guardia di Finanza e Aeronautica e al loro fianco l’Ordinario militare per l’Italia arcivescovo Santo Marcianò.

Sono cinque le linee di sviluppo programmatiche – ha detto tra l’altro il generale Farina nel suo intervento di benvenuto – nelle quali intende muoversi l’ Esercito. Attenzione al personale, rinforzo degli organici, costante attività addestrativa, pianificazione, “caserme verdi” più adeguate alle esigenze dell’ambiente. Il capo di stato maggiore dell’ Esercito ha anche ricordato l’importanza dei valori militari e il quotidiano servizio delle donne e gli uomini in divisa, filo conduttore di «Io sono un soldato». Si tratta di un vero e proprio diario, redatto per l’occasione dal Comando per la Formazione Specializzazione e Dottrina dell’ Esercito, che sarà distribuito a tutte le reclute in tutti gli Istituti di formazione della Forza Armata.  

Qui l’audio integrale dell’intervento del generale Farina

Esercito è sostegno del sistema Paese

«Dopo 158 anni possiamo affermare con convinzione – ha detto il ministro Trenta – che l’ Esercito rappresenta non solo una Forza Armata, bensì un patrimonio insostituibile dell’Italia, una risorsa sempre pronta e irrinunciabile al servizio dei cittadini. Di fronte alle nuove e sempre più complesse sfide nell’attuale scenario internazionale, le donne e gli uomini dell’ Esercito, con la loro capacità di proiettarsi oltre i confini nazionali e con il loro prezioso contributo prestato anche sul territorio nazionale, sono una risorsa fondamentale a sostegno del sistema Paese». «Oggi l’ Esercito Italiano grazie ai suoi uomini e donne – ha sottolineato il generale Vecciarelli capo di stato maggiore della Difesa – è deciso a continuare nel processo che lo vede in continua evoluzione ed al passo con i tempi. Una realtà essenziale quella della Difesa al servizio esclusivo del Paese e degli italiani, una compagine in grado di assolvere la prioritaria missione della salvaguardia della sovranità nazionale ed al contempo essere sempre in prima linea nell’espletare efficacemente i compiti concorsuali al servizio delle altre istituzioni per la sicurezza ed il sostegno in occasione di calamità naturali o di ordine pubblico».

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Sandro Addario

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