La Bandiera della Marina passata all’ammiraglio Cavo Dragone

ROMA – «Dedico questo momento della mia vita al ricordo dei miei colleghi del Corso Invicti di Accademia Navale, scomparsi nel tragico incidente aereo del 1977 sul Monte Serra. Saranno loro ad indicarmi la via che mi accingo a percorrere». Così l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, nuovo capo di stato maggiore della Marina, esprime con poche ma efficaci parole un messaggio che punta direttamente anche allo stato d’animo dei marinai. Chi si attendeva un discorso «politico» di insediamento è andato deluso.

Siamo a Palazzo Marina a Roma in un torrido venerdì 21 giugno. L’ammiraglio Valter Girardelli, capo di stato maggiore uscente, gli ha appena consegnato solennemente la Bandiera della Marina militare e delle Forze Navali. È la bandiera della Forza armata, che per tradizione viene custodita presso il Comando in capo della Squadra navale.

Tra gli intervenuti alla cerimonia il ministro della Difesa Elisabetta Trenta con i due sottosegretari Raffaele Volpi e Angelo Tofalo, il capo di stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli, i vertici delle forze armate. «Oggi che il Mediterraneo si conferma al centro della dimensione geopolitica globale – ha detto Vecciarelli – la Marina Militare ha assunto un ruolo di primo piano per la tutela degli interessi del Paese».

«Il cambio del capo di stato maggiore – sottolinea Girardelli – non è un punto di arrivo ma di partenza. I protagonisti passano ma la Marina resta e deve guardare al futuro con spirito di innovazione. Sono sicuro che l’ammiraglio Cavo Dragone, che conosco e stimo da sempre, saprà essere sicuro interprete di questo obiettivo».

Fotogallery della cerimonia

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