Negli ospedali di Firenze non c’è posto per i detenuti

Villa Castelpulci ha ospitato la celebrazione del 202° anniversario della Polizia Penitenziaria
Villa Castelpulci ha ospitato la celebrazione del 202° anniversario della Polizia Penitenziaria

FIRENZE – Negli ospedali fiorentini non c’è posto per i detenuti. Se un ospite di una struttura carceraria come Sollicciano ha bisogno di un ricovero ospedaliero programmato, lo stesso viene portato a Prato o a Pistoia, che dispongono di idonei reparti. «Da anni chiediamo che a Firenze venga aperto il cosiddetto repartino speciale per detenuti negli ospedali fiorentini». Lo dice Fabio Prestopino, direttore della Casa Circondariale di Sollicciano da circa un anno e mezzo, alla celebrazione del 202° anniversario della Polizia Penitenziaria a Firenze. E se un detenuto ha bisogno del pronto soccorso? Non può essere trasportato ad esempio al vicinissimo ospedale di Torregalli? «Ci viene portato – dice il direttore – ma resta in corsia insieme ad altri degenti, anziché in un reparto dedicato dove ci possano essere idonee garanzie di sicurezza. Questo significa più problemi, più piantonamenti, più risorse da mettere in campo». Non lo dice, ma il pensiero corre anche agli altri degenti che si trovano nella loro stanza agenti della Penitenziaria. Con non poco reciproco imbarazzo.

La situazione attuale a Sollicciano? «Istituti come Sollicciano – dice Prestopino nella sua relazione davanti alle autorità – sono fatiscenti e inadatti ai modelli detentivi, di vigilanza e di custodia attuali. Il risultato è uno solo: si lavora con difficoltà affrontando giorno dopo giorno richieste pretestuose, intemperanze e perfino aggressioni». Al termine, rispondendo ai giornalisti, Prestopino ricorda  che l’attuale popolazione carceraria a Sollicciano è di circa 770 detenuti («abbiamo avuto punte fino a 800») contro una capienza media di circa 500 detenuti. Un obiettivo quest’ultimo che lo stesso direttore definisce «utopico» considerata la situazione generale nelle carceri italiane. «Consideriamo che solo le donne detenute a Sollicciano sono oltre 110, un numero limite, in quanto è l’unico istituto della Toscana che ha una sezione femminile attiva. L’altro è Pisa ma è in ristrutturazione».

LA PENITENZIARIA CELEBRA 202 ANNI

A Firenze la ricorrenza del 202° anniversario della Polizia Penitenziaria è stata celebrata, giovedì 11 luglio, in una sede insolita e prestigiosa: la Villa Castelpulci sulle colline di Scandicci, sede della Scuola Superiore di Magistratura. Qualcosa di diverso dalla tradizionale «sede» istituzionale all’interno della Casa Circondariale di Sollicciano.

Tra le autorità presenti il prefetto di Firenze Laura Lega, la presidente del Tribunale Marilena Rizzo, il procuratore della Repubblica Giuseppe Creazzo, il questore Alfonso Nanei, i comandanti provinciali della Finanza (generale Fabrizio Nieddu), dei carabinieri (colonnello Giuseppe De Liso) con il comandante reggente dei Vigili del Fuoco Luigi Gentiluomo. Ad accogliere gli ospiti il Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria Antonio Fullone, il direttore di Sollicciano Fabio Prestopino, il comandante della Penitenziaria di Sollicciano Massimo Mencaroni. Il comune di Firenze era rappresentato dal presidente del consiglio comunale Luca Milani, quello di Scandicci dall’assessore Andrea Anichini.

Dopo un saluto di benvenuto di Alessandro D’Andrea, segretario generale della Scuola della Magistratura («un’istituzione ancora senza una propria pianta organica di personale» ha coito l’occasione per ricordare ai presenti), sono stati letti i messaggi agli appartenenti della Polizia Penitenziaria del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, del capo del Corpo di Polizia Penitenziaria Francesco Basentini.  

Nel suo intervento il Commissario coordinatore Mencaroni ha, tra l’altro, rivolto un pensiero «a tutti i colleghi poliziotti penitenziari che in questo momento sono al lavoro all’interno delle sezioni detentive garantendo legalità, sicurezza, ordine e disciplina».  Ma un ringraziamento anche «alle nostre famiglie che condividono ogni giorno l’ansia, i pericoli, lo stress dei carichi di lavoro, le difficoltà e le paure di una missione speciale, complessa, particolare. E quindi incomparabile».

POLIZIOTTI PREMIATI

Questi i riconoscimenti consegnati ad operatori della Polizia Penitenziaria particolarmente distinti in attività di servizio.     

  • Lode  a Vice Ispettore Stefania Cozzolino e Assistente capo coordinatore Felice Napolitano. In servizio presso l’Opg di Montelupo sventavano il tentativo di suicidio di un detenuto dimostrando apprezzabili capacità professionali e lodevole spirito di iniziativa. Montelupo Fiorentino 25 aprile 2016
  • Lode a Ispettore superiore Vincenzo Rocco, Assistente capo Maurizio Capobianco, Assistenti capo coordinatori Angelo Fusco e Andrea Barabino. In servizio presso la Casa Circondariale di Firenze-Sollicciano, dimostrando capacità professionali e operative, intervenivano per catturare un detenuto appena evaso dalla struttura penitenziaria. Firenze 9 gennaio 2015.
  • Lode a Vice Ispettore Giuseppe Stile. Per il lodevole comportamento e le capacità professionali dimostrate nel bloccare due detenuti che si erano portati sul tetto della palestra della Casa circondariale Firenze-Sollicciano, costringendoli a scendere e provvedendo contestualmente a dare l’allarme. Firenze 14 luglio 2015.
  • Lode a Assistente capo coordinatore Anna Giuseppina Bonechi, Assistente capo Rosa Maria De Lucia, Assistente capo Elia Scarati. In servizio presso una sezione detentiva della Casa circondariale di Firenze-Sollicciano, a seguito di un incendio appiccato da una detenuta, dimostrando capacità operative e professionali, ponevano in salvo la stessa e mettevano al sicuro le altre detenute. Firenze 10 aprile 2015.

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Sandro Addario

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