Giugno 1859, arriva in Toscana il primo drappello di Carabinieri

La Fanfara della Scuola Marescialli Carabinieri davanti a Palazzo Vecchio
La Fanfara della Scuola Marescialli Carabinieri davanti a Palazzo Vecchio

FIRENZE – Sono passati 160 anni dal primo arrivo dei Carabinieri in Toscana. La ricorrenza viene celebrata con una mostra a Palazzo Vecchio a Firenze (Sala d’Arme) inaugurata giovedì 18 luglio e che rimane aperta al pubblico fino a sabato 20, dalle 8 alle 14. Vi sono esposte, tra l’altro, uniformi storiche dell’Arma dei Carabinieri ma anche corazze e accessori del reggimento Corazzieri, l’attuale guardia del Presidente della Repubblica. Non tutti sanno che questo Reggimento fu costituito nel 1868 proprio a Firenze (allora capitale d’Italia) come Squadrone Carabinieri Guardie del Re. Alcuni reperti provengono da collezioni private messe a disposizione dell’Arma: sono quelle dell’architetto Fabio Ortolani, ingegner Filippo Faruffini, ingegner Mino Faralli, come ha sottolineato nel suo saluto il generale Nicola Massimo Masciulli, attuale comandante della Legione Carabinieri Toscana, da cui dipendono – tra l’altro – 326 stazioni presenti su tutto il territorio regionale.

Quella stessa Legione che, pur con diverso assetto e dimensione di quella odierna, vide la luce a Firenze il 24 luglio 1859. Fu istituita dal governo provvisorio della Toscana, che così denominò il preesistente Reggimento Gendarmeria. Comandante fu nominato il colonnello Filippo Ollandini, l’ufficiale che con il grado di maggiore era stato inviato in Toscana un mese prima (4 giugno) dal Regno di Sardegna per organizzare il servizio di pubblica sicurezza nella regione, dopo la partenza del granduca Leopoldo II di Lorena avvenuta il 27 aprile. Scarica qui una sintesi storica.

Celebrazione

La giornata di celebrazione ha visto sull’arengario di Palazzo Vecchio un’esibizione della Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri diretta dal luogotenente maestro Ennio Robbio. Molti gli applausi dei tanti turisti e fiorentini presenti in piazza della Signoria, dove era stata disposta anche una mostra statica di moto e automezzi storici dei Carabinieri. Presente anche una modernissima auto coupé utilizzata soprattutto per emergenze sanitarie e trasporto veloce di organi, a fianco della quale sono state molte le fotografie scattate alle autorità intervenute tra cui il cardinale Giuseppe Betori e il prefetto di Firenze Laura Lega.

All’interno della Sala d’Arme ci sono stati i saluti del presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, del consiglio comunale Luca Milani e del direttore de «La Nazione» Francesco Carrassi. Anche lo storico quotidiano fiorentino festeggia – con un inserto speciale – i suoi 160 anni di vita, dopo aver visto il suo primo numero uscire il 19 luglio 1859.

L’Ufficio Storico racconta

La storia dei Carabinieri in Toscana dal 1859 è stata descritta nel suo intervento dal colonnello Alessandro Della Nebbia, capo dell’Ufficio Storico dell’Arma, che attraverso numerose slides (che pubblichiamo qui sotto) ha sottolineato i momenti più significativi della presenza dell’Arma nella regione. Dai primi momenti organizzativi alla realtà operativa dei nostri giorni, attraverso il quotidiano e spesso silenzioso sacrificio (in pace e in guerra) dei militari con gli alamari a fianco dei cittadini.

In 47 slides la storia dei Carabinieri in Toscana (scarica qui) per gentile concessione dell’Ufficio Storico dell’Arma.

La rievocazione si è conclusa con un applaudito video che riproduciamo qui sotto

GALLERIA FOTO

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Sandro Addario

Sandro Addario

Commenti (1)

  • Alessandro Gentili

    |

    Bella iniziativa. Reportage eccezionale, come sempre.

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