Osservatore Libero

Cortona, da fossili millenari spunta l’antenato della chianina

Panorama di Cortona (Ar)

CORTONA (Ar) – Potrebbero risalire fino a 2 milioni di anni fa reperti fossili individuati in una zona della Valdichiana. Tra questi anche il cosiddetto «Leptobos», un ruminante preistorico che altro non potrebbe essere che l’antenato della «chianina», la razza bovina ancora oggi apprezzata in tutto il mondo per la qualità della sua carne.  Non solo. Ci potrebbero essere anche resti fossili di Mammut, elefanti alti oltre 3 metri, come pure della cosiddetta «Pseudodama farnetensis» un cervo di medie piccole dimensioni, abitante del Valdarno sino dall’antichità.

Un esemplare di Leptobos ricostruito al museo di Leptobos ricostruito al Museo di Paleontologia di Firenze (foto da Wikipedia)

La notizia circolava da qualche tempo, ma solo oggi 7 agosto ne è venuta una prima conferma ufficiale da parte del sindaco di Cortona Luciano Meoni e dal vicesindaco Francesco Attesti, che stanno seguendo da vicino la questione.Se le bocche restano cucite sulla zona dove sono stati individuati i fossili («aspettiamo indagini definitive» dice Meoni, prevenendo qualsiasi speculazione) qualcosa comincia però a venir fuori.  Tra i primi ad effettuare la «scoperta» c’è un noto falconiere della Valdichiana, Emanuele Bernardini, che non nasconde la sua soddisfazione per l’attenzione ricevuta dal comune di Cortona.

Verso un nuovo sito archologico

Si tratterebbe di un’area non piccola, almeno uno o due ettari, dove si troverebbero resti fossili di animali preistorici, abbastanza vicini tra loro. Un cimitero? No, molto più probabile possa trattarsi di una zona dove milioni di anni fa c’era acqua. Un fiume o un lago, oggi completamente scomparsi. Il luogo ideale dove gli animali si raggruppavano, semplicemente per bere. E lì sono rimasti i loro resti fossili, seppelliti da milioni di anni nel terreno, che però sembrerebbe avere una particolare stratificazione, quasi «elastica», unica in tutta Europa.

Le indagini del comune di Cortona sono appena all’inizio ma sembrano promettere bene. L’augurio di tutti è che gli accertamenti di competenza della Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio e del Ministero dei beni culturali possano essere effettuate rapidamente. La nascita di un nuovo sito archeologico di primaria importanza offrirebbe un nuovo e significativo punto di interesse culturale, scientifico e turistico a tutto il territorio della Valdichiana.

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