Centro Cinofili Carabinieri: Di Fiore passa il comando a Bonucchi

Una unità cinofila dei Carabinieri
Una unità cinofila dei Carabinieri

FIRENZE – Passaggio di comando al Centro Carabinieri Cinofili di Firenze Castello, il reparto dell’Arma dove vengono addestrati i cani poliziotto destinati a impieghi operativi in tutta Italia. Dal 22 settembre il nuovo comandante è il colonnello Fabio Bonucchi, 58 anni, in arrivo dal Comando provinciale di Rovigo. Prende il posto del colonnello Gianfranco Di Fiore, 53 anni di Merano, che oggi 23 settembre si è insediato al comando del Centro Carabinieri Addestramento Alpino di Selva Val Gardena. Di Fiore subentra al colonnello Giuliano Polito, che va a Milano come vice comandante della Legione Lombardia. 

La permanenza del colonnello Di Fiore alla guida del Centro Carabinieri Cinofili è durata sette anni. In precedenza l’ufficiale, a Firenze dal 2004, ha prestato servizio alla Scuola Marescialli e Brigadieri e quindi alla Legione Carabinieri Toscana. Nel frattempo è stato anche inviato in missione in teatri operativi all’estero, come Bosnia e Kosovo. Quindi l’assunzione del comando del Centro Cinofili Carabinieri, sulle colline di Careggi alla periferia di Firenze. È il luogo dove, da oltre 50 anni, vengono addestrate numerose razze canine, veri e propri «carabinieri a quattro zampe» regolarmente registrate nell’organico dell’Arma e  impiegate in numerose attività, in coppia fissa con i loro inseparabili conduttori. Da operazioni di polizia per localizzare e seguire tracce di malviventi a inseguire e bloccare soggetti in fuga. Dalla individuazione di persone nascoste o di indiziati di reato al soccorso di persone in difficoltà specie in caso di calamità. 

Colonnello Gianfranco Di Fiore
Colonnello Gianfranco Di Fiore

Durante il comando del colonnello Di Fiore è stato tra l’altro avviato l’addestramento e l’impiego dei cani molecolari, di razza Bloodhound altrimenti detto Cane di Sant’Uberto. Sono impiegati per la ricerca di persone scomparse o che si sono allontanate da casa. Fiutano di fatto le «molecole» dei soggetti da ricercare ad esempio su un loro indumento. Quindi partono alla loro ricerca che può durare anche chilometri. Per poi fermarsi all’improvviso magari davanti a una fermata di un mezzo pubblico o dentro una stazione. Un indizio attendibile sulla direzione che può aver preso la persona da ricercare. Tutto questo grazie al particolarissimo olfatto dei Bloodhound, ancora più sviluppato del pastore tedesco, che mediamente ha una capacità olfattiva già quaranta volte superiore a quella dell’uomo. 

Ora al colonnello Di Fiore è stato affidato il comando del Centro Carabinieri Addestramento Alpino di Selva Val Gardena, dove vengono svolti corsi per militari sciatori e rocciatori. Ma anche per conduttori di cani da soccorso alpino. Sui quali, non c’è dubbio, si poserà per prima l’attenzione del nuovo comandante. 

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Sandro Addario

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