Precari: i tirocinanti della Giustizia sotto le finestre di Bonafede

Annunciato presidio dei tirocinanti presso il Ministero della Giustizia a Roma
Annunciato presidio dei tirocinanti presso il Ministero della Giustizia a Roma

FIRENZE – Sono andati avanti per 9 anni con borse di studio annuali. Poi dal Ministero della Giustizia era stata promessa una regolarizzazione dei circa 2500 tirocinanti delle cancellerie degli Uffici Giudiziari a supporto del personale amministrativo. Di fatto sono a casa da gennaio 2019 senza un lavoro, pur precario che fosse. 

Ed è venuto il momento di dire basta. Martedì 29 ottobre ci sarà un presidio dei tirocinanti a Roma in piazza Caroli (ore 10-14), a pochi passi dalle finestre dell’ufficio del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Lo stesso che, incontrando un gruppo di precari in Tribunale a Firenze il 4 dicembre 2018, aveva promesso un proprio personale interessamento.

Di fatto il ministero ha pubblicato l’8 ottobre 2019 (nove mesi dopo) un bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di 616 operatori attraverso una selezione curata dai Centri per l’Impiego. Enti territoriali – si fa notare – con operatività anche diverse da regione a regione. 

«Il punto è – dice Sauro Lupetti, uno dei 60 tirocinanti della Toscana in attesa di un reimpiego – che nelle promesse era stata ipotizzato un punteggio aggiuntivo (una sorte di corsia preferenziale) per tutti coloro che hanno accumulato esperienza professionale per ben 9 anni. Di fatto non è così e tra l’altro alla Toscana sono stati ‘riservati’ solo 11 posti contro i 60 tirocinanti operativi fino al dicembre scorso». 

La manifestazione di Roma è sostenuta dai sindacati Funzione Pubblica di Cgil e Cisl, che in un comunicato congiunto evidenziano la situazione di estremo disagio di questi 2500 tirocinanti. 

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Sandro Addario

Sandro Addario

Commenti (1)

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    Daniela

    |

    Io sono una tirocinante da 8 anni, tra cui 5 regionali e 3 ministeriali, fuori regione a 400euro al mese. Ho fatto qst sacrificio con la speranza e la promessa fatta da Bonafede di una stabilizzazione. Adesso mi trovo a non poter partecipare al bando, perché la Sicilia é stata esclusa, come altre regioni. Mi deve delle spiegazioni, non può discriminare alcune regioni e i loro cittadini.

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