Lituania: il consolato di Firenze compie 10 anni e arriva l’ambasciatore
FIRENZE – Ambasciatore Šlepavičius, dia un buon motivo ad un turista italiano di fare un viaggio in Lituania
Posso dirle che sarebbe tutta una scoperta.
Ad esempio?
Scoprire capolavori del barocco italiano. Visitare una terra con almeno 4000 laghi, la cui storia è appena entrata nel secondo millennio. Trovare una popolazione accogliente e multilingue. Scoprire dune di ambra, veri e propri deserti di quello che viene chiamato ‘oro del Baltico’. Scoprire Vilnius, da sempre chiamata anche la Gerusalemme del Nord. Le basta?
Credo di sì. Lei intanto oggi è a Firenze.
Certo e con vero piacere. Quest’anno è il 10° anniversario dell’apertura il Consolato onorario di Lituania a Firenze, per merito dell’avvocato Enrico Palasciano. Penso che i rapporti tra due paesi si devono basare su solidi rapporti personali. Palasciano merita la nostra stima e il nostro apprezzamento per come opera per sviluppare le relazioni tra la Toscana e la Lituania. Ci mette il cuore, che è qualcosa di molto più importante della normale attività di cooperazione.
Ričardas Šlepavičius, 49 anni e un buon italiano, è dal 2017 ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica di Lituania in Italia. A salutarlo al consolato di viale Belfiore a Firenze, ci sono numerosi invitati tra cui il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani. Ma anche Emanuele Barletti, apprezzato curatore della mostra «Firenze tra Rinascimento e Barocco» che si svolta a Vilnius dal luglio all’ottobre 2018, visitata anche dai presidenti di Lituania e Italia, Dalia Grybauskaitė e Sergio Mattarella. In due mesi – ricorda Palasciano – si sono avuti oltre 50.000 visitatori. Un record.
Ambasciatore, lei domani 16 ottobre sarà a Palazzo Vecchio alla consegna degli Scudi di San Martino (video).
Mi farà piacere presenziare alla consegna di un diploma di benemerenza a Edita Pučinskaitė, una nostra connazionale già campionessa di ciclismo che ora vive in Toscana, dedicandosi ad attività benefiche e assistenziali.
A quando risalgono le prime relazioni tra Toscana e Lituania?
Almeno al 16° secolo quando le famiglie nobili lituane cominciarono ad entrare in contatto non solo con i Medici, ma anche la famiglia de’ Pazzi.
Un lungo filo che non si è mai interrotto
Proprio così, fatto soprattutto di scambi culturali e di rapporti di reciproca stima.
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