Accademia Navale 2019: giurano 108 futuri comandanti di Marina (Foto)
LIVORNO – Ammette di aver avuto la pelle d’oca il capo di Stato Maggiore della Marina ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone durante la cerimonia di giuramento degli allievi dell’ Accademia Navale, che si è svolta sabato 7 dicembre a Livorno.
«Ho varcato i cancelli di San Jacopo 43 anni fa – dice Cavo Dragone parlando a braccio davanti al ministro della Difesa Lorenzo Guerini – e ogni volta che ci rientro sono tantissime le emozioni. Ho vissuto questi anni con tante soddisfazioni ma anche difficoltà, che sono riuscito a superare grazie ai colleghi di corso e alla mia famiglia che mi è stata sempre vicino, sia nei momenti di gioia che in quelli più critici». Tra questi – anche se non lo cita espressamente – c’è il fatto di aver giurato da allievo della 1ª classe insieme ai colleghi del Corso Invicti, 38 dei quali poi periti nel tragico incidente aereo sul Monte Serra del 3 marzo 1977, dopo appena sei mesi dall’arruolamento in Marina. «Il loro spirito vive sempre a fianco di noi nello svolgimento giornaliero delle nostre mansioni» confermerà poi Cavo Dragone a margine della cerimonia.
Un pensiero l’ammiraglio Cavo Dragone lo rivolge anche ai familiari degli allievi, arrivati a centinaia da ogni parte d’Italia a gremire il piazzale dell’ Accademia. «Ritengo che la famiglia sia il luogo primario dove vengono infusi valori fondamentali come onestà, lealtà, rispetto, solidarietà su cui poi l’Accademia ha il compito di cominciare a costruire il futuro ufficiale di Marina. Servono una base solida e radici profonde che solo le famiglie possono trasmettere».
I nuovi allievi
Sul piazzale dell’ Accademia è schierata la Brigata Allievi. Ne fanno parte, oltre alle classi «anziane» 212 neo frequentatori del 1° anno. Si tratta di 108 allievi del Corso Normale (di cui 27 donne), guidate dal capitano di corvetta Giuseppe Lucafò. Quindi 93 del XIX corso a Ferma Prefissata e 11 del XIX corso Piloti di complemento. Dei primi 108 fanno parte anche 13 allievi provenienti da paesi esteri: Arabia Saudita (4), Albania, Malta, Kuwait, Ucraina, Perù, Mauritania, Qatar, Tunisia, Camerun.
A nessuno sfugge che, tra gli allievi del Corso Normale, ci sono coloro che un giorno potranno arrivare ai vertici della Marina, fino al livello di capo di Stato Maggiore o comandante in capo della Squadra Navale. Una consapevolezza che gli allievi hanno ben presente, pur sapendo che la cosiddetta «carriera» va saputa costruire fin dal primo giorno, con pazienza, tenacia e spirito di squadra. In Marina, soprattutto in mare, non c’è posto per i solisti.
Comandante dell’Accademia
In precedenza il comandante dell’ Accademia, contrammiraglio Flavio Biaggi si era così rivolto agli allievi. «Siete qui a giurare fedeltà alla Patria – dice ai nuovi frequentatori dei corsi – un impegno che richiederà dedizione e perseveranza e spirito di sacrificio. Patria e onore. La scritta che campeggia sulla torre dell’orologio è il monito che dovrà guidarvi da ora in avanti. Siate fieri della vostra scelta. Non stancatevi di alimentarla con entusiasmo e curiosità». Segue la formula del giuramento alla quale 212 voci rispondono con tutto il fiato che hanno «Lo giuro».
A chiusura, come di prassi, prende la parola la massima autorità. «Ben arrivati nella grande famiglia della Difesa italiana – dice tra l’altro il ministro Guerini – avete colto una straordinaria opportunità. Di servire il paese sul mare e dal mare. Una scelta di vita generosa che pone gli altri al centro. Una scelta che vi fa onore».
DEFILAMENTO
Suggestivo, al termine della cerimonia, il tradizionale «defilamento» degli allievi accompagnati dalle note della Fanfara dell’Accademia diretta dal Luogotenente Maestro Franco Impalà. Quest’anno c’è stato anche un fuoriprogramma rispetto alla tradizione. Una breve uscita anche sul viale Italia a Livorno per poi rientrare in Accademia e sfilare, applauditissimi, davanti al palco delle autorità e ai tanti familiari commossi.
GALLERIA FOTO
INNO E DEFILAMENTO (VIDEO)
Tutta la cerimonia (Video)
- Il discorso del ministro Guerini: da 1.02’22” a 1.10’09”
- L’intervento dell’ammiraglio Cavo Dragone : da 52’26” a 1.02’07”
- Il saluto del contrammiraglio Biaggi: da 43’35” a 47’02”