Il Lussemburgo punta sulla Toscana. Nuovi voli da Firenze

da sin. Il ministro Pierre Gramegna, il console Stefano Cacciaguerra, il ministro Franz Fayot
da sin. il ministro Pierre Gramegna, il console Stefano Cacciaguerra, il ministro Franz Fayot al convegno Firenze Lussemburgo

FIRENZE – Quattro voli diretti settimanali tra Firenze e Lussemburgo. Si svolgeranno dal 30 marzo il venerdì e lunedì con partenza dalla capitale del Granducato alle 11,25 e ritorno dall’aeroporto fiorentino alle 14.10. Lo ha annunciato la compagnia aerea Luxair che ha deciso di riprendere i voli su Firenze, dopo alcuni anni di sosta, aggiungendola ad altre 12 città italiane, delle quali al centro nord solo Milano, Venezia, Rimini. 

La nuova linea diretta è stata presentata mercoledì 4 marzo alla Camera di Commercio di Firenze nel corso di un convegno al quale hanno partecipato, tra gli altri, Pierre Gramegna e Franz Fayot, rispettivamente ministri delle Finanze e dell’Economia del Lussemburgo. 

Obiettivo cooperazione

«Il nostro è l’ultimo Granducato al mondo del 21° secolo che guarda ad uno dei Granducati più importanti nella storia come era quello di Toscana» ha detto Gramegna in perfetto italiano, che parla correntemente anche perché da tempo trascorre le sue vacanze in Valdichiana. 

«Dopo l’incontro che abbiamo avuto oggi con il governatore della Toscana Enrico Rossi e il sindaco Dario Nardella – ha proseguito Gramegna – puntiamo a stabilire un memorandum d’intesa con le realtà della Toscana, che si poggia su quattro pilastri fondamentali: finanza sostenibile (che riguarda principalmente attività finanziarie rivolte alla tutela dell’ambiente come i ‘Green Bonds’), cooperazione nella tecnologia della salute, industria spaziale, filiere del legno». «Siamo aperti e disponibili – ha aggiunto il neo ministro Fayot – a formare sinergie in campo tecnologico e investire nel settore sempre più strategico dell’intelligenza artificiale». 

Al convegno, promosso dall’ambasciatore lussemburghese Paul Dühr e dal console onorario a Firenze Stefano Cacciaguerra, hanno partecipato anche Fabio Morvilli, presidente della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese (che ha sottolineato le tante opportunità per le imprese italiane di investire nel Granducato) e Laurent Jossart vice presidente  di Luxair Group. Tra i presenti in sala, il prefetto di Firenze Laura Lega con il questore Armando Nanei, il generale Claudio Cogliano comandante della Scuola Marescialli Carabinieri e il neo ambasciatore italiano in Lussemburgo Diego Brasioli

Durante l’incontro della delegazione lussemburghese con il governatore Enrico Rossi, svoltosi nella mattinata a Palazzo Strozzi Sacrati, sono stati evidenziati – si legge in una nota della Regione – «alcuni dei settori fondanti dell’economia toscana che potrebbero trarre vantaggio da un’intesa di sviluppo con il Lussemburgo, quelli che stanno avviando un percorso sostenibile, come il marmo, la carta, il cuoio, la geotermia. Ma anche il settore chimico-farmaceutico, con il polo di eccellenza senese di Toscana Life Sciences, l’oil&gas con in testa General Electric, colosso che in Toscana investe qualcosa come 5 mld l’anno. Ed infine il settore aerospazio che in Toscana ospita un importante centro per la costruzione di gruppi ottici per i satelliti». 

Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, accogliendo gli ospiti a Palazzo Vecchio, si è detto favorevole ad avviare – riferisce un comunicato – «una collaborazione nei settori del trasporto pubblico sostenibile, della Smart city, dell’ambiente e dell’energia». «È un messaggio di fiducia – ha aggiunto Nardella – verso Firenze e l’Italia in un momento così difficile. Ci hanno dimostrato vicinanza per la crisi del Coronavirus. Per questo ho chiesto al Ministro delle Finanze di sostenere l’Italia nella battaglia per fronteggiare la crisi economica causata dall’epidemia di Coronavirus, a partire dalla necessità di derogare al Patto di stabilità europeo». 

Pierre Gramegna (da sin), Dario Nardella e Franz Fayot
Pierre Gramegna (da sin), Dario Nardella e Franz Fayot

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Sandro Addario

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