FIRENZE – Il generale di brigata Pierangelo Iannotti è da oggi 10 settembre il nuovo comandante della Legione Carabinieri Toscana, da cui dipendono circa 5000 militari dell’Arma e oltre 370 comandi (dalle 326 Stazioni ai comandi provinciali, compagnie e tenenze) nei 273 Comuni della regione.
Iannotti subentra al generale Nicola Massimo Masciulli, suo compagno di corso (il 165°) in Accademia, arrivato a Firenze nel novembre 2017. Masciulli torna a Roma dove il comandante generale Giovanni Nistri lo ha voluto alla guida del delicato 6° Reparto del Comando Generale, che si occupa di pianificazione, programmazione, bilancio e controllo di tutta l’Arma dei Carabinieri. Da domani venerdì 11 settembre Masciulli sarà già operativo al Comando Generale.
PASSAGGIO DI COMANDO
La breve ma non meno solenne cerimonia del passaggio di comando si è svolta all’interno della caserma Baldissera a Firenze in forma ristretta a causa delle prescrizioni anti Covid. Come prassi era presente il superiore diretto nella linea di comando, il generale di corpo d’armata Ilio Ciceri, capo del comando interregionale «Podgora»da cui dipendono Lazio, Sardegna, Toscana, Umbria e Marche. Le autorità presenti erano il governatore uscente della Toscana Enrico Rossi, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il prefetto Laura Lega, il procuratore generale presso la Corte d’Appello Marcello Viola, la presidente del Tribunale Marilena Rizzo, il procuratore della Repubblica aggiunto Luca Turco. Per l’Arma presenti anche il generale Claudio Cogliano, comandante della Scuola Marescialli e Brigadieri, nonché il colonnello Salvatore Scafuri, Ispettore regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Sul piazzale della caserma Baldissera era schierata una rappresentanza del personale militare della Legione Toscana nonché i Comandanti provinciali della regione. Per tre di questi – Siena, Grosseto e Massa Carrara – è imminente l’avvicendamento ad un nuovo incarico, come già anticipato da OsservatoreLibero.it.
LA CARRIERA DEL GENERALE MASCIULLI
Il generale Masciulli, 56 anni di Vasto (Chieti), ex allievo della Scuola Militare Nunziatella, prima di guidare la Legione Toscana aveva diretto l’Ufficio Legislativo del Comando Generale. Nella sua lunga carriera era stato, tra l’altro, comandante provinciale a Venezia e comandante di compagnia a Lecce e Roma San Pietro. Nel suo iniziale curriculum c’è anche un precedente periodo di servizio in Toscana presso il Nucleo elicotteri di Pisa dove aveva perseguito il brevetto di pilota. Nel suo triennio a Firenze, alla guida della Legione, Masciulli ha dovuto affrontare tra l’altro l’emergenza Covid-19, che ha impegnato quotidianamente e in silenzio tutti i carabinieri sul territorio regionale a costante contatto con le esigenze della popolazione bloccata dal lockdown. Un esempio efficace del servizio dell’Arma che Masciulli ha chiamato «macchina molecolare della sicurezza nazionale».
Tra i numerosi eventi «in positivo» curati dalla Legione Toscana va ricordato il 160° anniversario del primo arrivo dei Carabinieri in Toscana (luglio 1859) con una mostra storica ospitata all’interno di Palazzo Vecchio a Firenze.
CHI È IL GENERALE IANNOTTI, CARABINIERE E GIORNALISTA
Il generale Iannotti torna nella sua terra d’origine. È nato nel 1963 a Rufina (Fi) dove il padre comandava la Stazione dei Carabinieri. Una tradizione nell’Arma che vede la famiglia Iannotti indossare gli alamari per ben tre generazioni. Anche il figlio del generale Iannotti è oggi un giovane capitano alla guida di una compagnia di prima linea in Campania. «Siamo recidivi» scherza il neo comandante della Legione Toscana quando qualcuno gli chiede del legame tra la sua famiglia e i Carabinieri.
A Rufina Iannotti ci resterà poco tempo. Di fatto è comunque il secondo generale «fiorentino» che opera in questi anni nel capoluogo toscano, dopo il suo parigrado generale Claudio Cogliano, attuale comandante della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri a Firenze Castello. Iannotti entra poi in Accademia Militare a Modena nel 1983, in quello stesso 165° Corso «Fierezza» di cui fanno parte – tra gli altri – gli attuali generali Masciulli e Taurelli Salimbeni, quest’ultimo già comandante provinciale di Firenze.
Significative tappe della sua carriera sono, tra le altre, quella di comandante provinciale a Palermo e, con diversi ruoli e periodi, il servizio presso il Comando Generale di Roma.
Da giovane ufficiale Iannotti fa servizio all’allora Scuola Sottufficiali di Firenze (oggi Scuola Marescialli e Brigadieri) e a Livorno. Successivamente guida le compagnie di Varallo Sesia (Vc), Aversa (Ce) e Milano Duomo. Con il grado di tenente colonnello Iannotti è all’Ufficio Pubblica Informazione del Comando Generale come responsabile della Sezione Comunicazione Internet-Intranet. Con il grado di generale di brigata dirige il 3° Reparto ‘Telematica’ dello stesso Comando Generale (da cui adesso proviene prima di arrivare a Firenze) preposto in particolare a informatica, telecomunicazioni e sistemi telematici. In una parola la cosiddetta cyber security.
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Nel suo saluto al momento dell’assunzione del comando della Legione Toscana, Iannotti ha voluto in particolare rivolgersi ai 5000 uomini e donne dei reparti territoriali esprimendo la «più sentita riconoscenza per quanto fanno giornalmente per accrescere i sentimenti di fiducia che i cittadini nutrono nei confronti della nostra Istituzione. Una fiducia conquistata, talvolta, anche a prezzo della vita o dell’integrità fisica per onorare fedelmente il giuramento prestato».
IL GRAZIE ALLA TOSCANA DEL GENERALE CICERI
«L’Arma in Toscana persegue il 75% circa dei delitti, percentuale che aumenta sino ad oltre l’80% in relazione a reati di maggiore allarme sociale, come i furti. Mediamente i Carabinieri segnalano all’Autorità Giudiziaria 30.000 persone responsabili di vari reati ogni anno. Numeri che rendono l’idea della capillare presenza e vivacità operativa dell’Istituzione in questa regione». Lo ha detto il generale di corpo d’armata Ilio Ciceri, comandante interregionale Podgora, apprezzando in particolare «la sensibile opera di indirizzo e istruzione promossa dal generale Masciulli e dai Comandanti tutti, volta a garantire un corretto rapporto tra i cittadini e i nostri militari, sia all’interno delle caserme, durante la deposizione di denunce o querele, sia per strada, in occasione di posti di controllo o di identificazioni per vari motivi. Il rispetto della persona, quantunque autore di reati, deve costituire sempre il principio cardine nell’orientare i comportamenti dei nostri Carabinieri».
«Sono certo – ha concluso Ciceri rivolto al generale Iannotti – che i Carabinieri della Toscana vedranno in te la loro saggia, salda e responsabile guida e che troverò in te un sicuro riferimento per una convinta collaborazione volta a curare l’impiego del personale, l’efficienza dei reparti, la razionalità nell’uso delle risorse e la consapevole saldezza della disciplina».