Arma, giuramento speciale alla Scuola Marescialli che compie 100 anni

Allievi marescialli carabinieri del 9° corso durante la cerimonia del giuramento 2020
Allievi marescialli carabinieri del 9° corso durante la cerimonia del giuramento 2020

FIRENZE – Celebra i suoi primi 100 anni la Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri, che ha sede a Firenze dal 1920. Una giornata particolare quella di giovedì 15 ottobre (centenario anche della nascita dell’eroe dell’Arma Salvo D’Acquisto) alla caserma Maritano a Castello, dove l’Istituto di formazione dell’Arma si è trasferito dal 2016 dopo oltre 90 anni di attività in piazza della Stazione alla storica caserma Mameli. 

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Nell’occasione 395 Allievi Carabinieri Allievi Marescialli (Acam) – con mascherina e a rigorosa distanza anti Covid – hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica. Indosseranno finalmente gli «alamari» sulla giacca, segno distintivo del loro definitivo status di carabiniere. Fanno parte del 9° corso triennale della Scuola Marescialli, comandato dal tenente colonnello Giuseppe Moscati, intitolato alla memoria dell’eroico maresciallo capo Sergio Piermanni medaglia d’oro al valor militare alla memoria, caduto nel 1977 nel corso di un conflitto a fuoco con malviventi inseguiti per l’uccisione di un appuntato dell’Arma a Civitanova Marche. (Qui la motivazione della medaglia al valore). 

IL COVID BLOCCA GLI INVITI

Presenti alla cerimonia nella ampia «galleria del vento» della caserma Maritano il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi e il comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri. È mancata – sempre nel rispetto anti Covid – la tradizionale e suggestiva apposizione degli alamari ai «neo carabinieri» da parte dei rispettivi familiari, ma le emozioni non sono ugualmente mancate tra molti dei presenti. Tra le autorità il cardinale arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, il neo presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il prefetto di Firenze Laura Lega, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il generale di corpo d’armata Sebastiano Galdino comandante interregionale della Guardia di Finanza, il generale di divisione Claudio Quarta comandante delle Scuole dell’Arma, il questore Filippo Santarelli, i vertici militari e della magistratura di Firenze. Presente anche la signora Giovanna Paolone, vedova del maresciallo Piermanni cui è dedicato il 9° Corso triennale. Forzatamente limitato dunque il numero degli ospiti, rispetto alle centinaia di persone accorse alla caserma Maritano per cerimonie analoghe. 

I PRIMI 100 ANNI DELLA SCUOLA

Il comandante della Scuola, generale Cogliano, si rivolge agli allievi maresciualli
Il comandante della Scuola, generale Cogliano, si rivolge agli allievi maresciualli

Nel suo saluto di benvenuto il generale di brigata Claudio Cogliano, comandante della Scuola Marescialli e Brigadieri, ha ripercorso la storia dei 100 anni della Scuola, che iniziò le sue attività il 1 marzo 1920. Nel 1930 la concessione della Bandiera nazionale all’Istituto, unica fino ad allora assegnata ai reparti dei Carabinieri oltre quella ufficiale dell’Arma. Ai giorni nostri il trasferimento a Firenze Castello nella caserma dedicata al maresciallo Felice Maritano, vittima del terrorismo delle brigate rosse. Stretta la collaborazione con l’Università di Firenze per l’attivazione del corso di laurea in «Scienze giuridiche e della sicurezza» destinato agli oltre 650 allievi marescialli che ogni anno iniziano il loro triennio di formazione.

Rivolgendosi direttamente agli allievi del 9° corso, il generale Cogliano ha ricordato che «come recita la motivazione della Medaglia d’Oro, il Maresciallo Piermanni si trovava in licenza ordinaria e nonostante questo, egli ha sentito una voce dentro, la voce del dovere, che lo ha chiamato alle sue responsabilità, nella lucida consapevolezza di accettare anche l’estremo sacrificio come poi è stato e non rivedere più la sua famiglia, i suoi cari. È la stessa voce, quella del dovere che l’esempio del Maresciallo Piermanni sussurrerà in voi in ogni situazione di difficoltà, ma che vi accompagnerà anche e soprattutto nei numerosi, preponderanti momenti di gioia e soddisfazione che la meravigliosa vita professionale che avete scelto, sicuramente donerà a voi ed alle persone a voi più care».  (Qui il testo integrale dell’intervento del generale Cogliano). 

IL GIURAMENTO

Il comandante generale Nistri consegna gli alamari all'allieva Chiara Pistonesi
Il comandante generale Nistri consegna gli alamari all’allieva Chiara Pistonesi

È stato quindi il momento del giuramento degli allievi e della consegna degli alamari per gli allievi del 9° Corso. Una versione tutta particolare quest’anno causa prevenzione Covid. La formula del giuramento è stata pronunciata solennemente dalla sola Capo corso, l’allieva Chiara Pistonesi 21 anni di Roma, alla quale il Comandante Generale Nistri ha apposto gli alamari di appartenenza all’Arma e, idealmente, a tutti gli altri colleghi del suo corso.

Sono decine di migliaia gli allievi che in un secolo si sono avvicendati in quella che un tempo si chiamava «Scuola Sottufficiali Carabinieri» e dal 1986 «Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri». Al termine della loro formazione sono stati assegnati, nella maggior parte, alle quasi 5000 stazioni dell’Arma sul territorio nazionale, diventandone poi comandante, uno dei ruoli cardine dell’organizzazione dei Carabinieri, a stretto contatto 24 ore su 24 con le esigenze della popolazione. 

NISTRI: IL VALORE DELLA MILITARITÀ

Giovanni Nistri, comandante generale dei Carabinieri
Giovanni Nistri, comandante generale dei Carabinieri

«La militarità deve restare il nostro tratto distintivo – ha sottolineato il comandante generale Nistri nel suo intervento successivo, rivolto non solo agli allievi ma a tutti i presenti – perché la militarità non è un disvalore ma un valore fortissimo. Coniugato ai valori costituzionali e alla disciplina, intesa quest’ultima – come scriveva un giornale fiorentino nell’aprile 1920 all’inaugurazione della Scuola – come ragionata e ragionevole, che riesca di esempio e sia di insegnamento a coloro cui incombe principalmente rispettarla e farla rispettare». «Non si possono fare rispettare le leggi e i decreti – ha aggiunto Nistri – se non si rispettano intimamente. La stessa disciplina che questo periodo così drammatico della storia nazionale e mondiale ha visto nell’Arma dei Carabinieri un punto di riferimento. È stata l’unica istituzione che non ha chiuso una caserma, un reparto, un ufficio. Con questo pagando il prezzo di oltre 1200 contagiati (ad oggi solo 250 ancora positivi) e di 10 Caduti».

Ascolta qui l’intervento completo del Generale Giovanni Nistri

Uno speciale riconoscimento intitolato «Salvo D’Acquisto» è stato quindi consegnato dal sottosegretario Calvisi e dal generale Nistri proprio ai familiari di alcuni dei militari caduti nel 2020 a causa della pandemia Covid-19. Questi i loro nomi: Appuntato Sc. QS Claudio Polzoni (Bergamo), Luogotenente CS Mario D’Orfeo (Asti), Luogotenente Raffaele Palestra (Salerno), Appuntato scelto QS Federico La Rotonda (Macerata), Brigadiere Calogero Anastasi (Vigevano). Una targa anche al figlio dell’appuntato Paolo Villari, assistito fino alla laurea dall’Onaomac (Opera nazionale orfani dei carabinieri). 

L’ESEMPIO DI SALVO D’ACQUISTO

da sin. i generali Claudio Cogliano e Claudio Quarta

Nel pomeriggio alla caserma Maritano, in contemporanea con la celebrazione a Napoli (sua città d’origine) del centenario della nascita del vice brigadiere Salvo D’Acquisto, il generale di divisione Claudio Quarta ha illustrato la figura del militare medaglia d’oro. Qui la motivazione del riconoscimento. Nell’occasione il Comandante delle Scuole ha ripercorso il contenuto del volume della giornalista Rita Pomponio «Salvo D’Acquisto – Edizione per il centenario della nascita» (Ente Editoriale per l’Arma dei Carabinieri, 2020). Ne esce un ritratto dell’eroe che – a soli 23 anni nel 1943 – offrì la sua vita in cambio di ventidue ostaggi italiani condannati a morte dai tedeschi. Quarta ha illustrato la figura del militare non solo sotto il profilo umano e familiare, ma anche del grande spirito religioso che contraddistinse la sua pur breve esistenza. La causa di beatificazione di Salvo D’Acquisto è allo studio della Santa Sede. La relazione è stata preceduta da una interessante e applaudita presentazione del centenario della Scuola svolta dai giovanissimi marescialli Eleonora Chirieleison e Alberto Viotti.

MEDAGLIA DEL CENTENARIO

La medaglia commemorativa dello scultore Stefano Patti

Coniata dallo scultore Stefano Patti una medaglia commemorativa dedicata al centenario dell’istituzione della Scuola Sottufficiali dei Carabinieri Reali di Firenze. Palermitano di nascita e fiorentino di adozione (vi abita da oltre 50 anni), Patti è cattedratico di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, la stessa che fu del suo celebre maestro di studio Antonio Berti (1904-1990). La medaglia in bronzo patinato di 80 millimetri di diametro raffigura su un lato la cerimonia solenne del giuramento del Carabiniere con il motto della Scuola Marescialli «Vita Nova» di dantesca memoria. Sul retro della medaglia (già prodotta in 2000 esemplari dalla Picchiani e Barlacchi di Firenze) è inciso – come in un libro che volta pagina – il passaggio ideale tra la storica caserma Mameli di piazza Stazione e l’avvio di due carabinieri a cavallo verso la nuova caserma Maritano a Firenze Castello, che dal 2016 ospita l’istituto. 

FRANCOBOLLO COMMEMORATIVO 

Il francobollo per il centenario della Scuola Marescialli
Il francobollo per il centenario della Scuola Marescialli

Uno speciale francobollo e annullo è stato dedicato da Poste Italiane al centenario della Scuola Marescialli. Il francobollo, stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. in rotocalcografia, su bozzetto a cura di Maria Carmela Perrini, raffigura la nuova caserma Maritano. Qui le caratteristiche e il foglio informativo per l’acquisto

NASCE UN POLO MUSEALE DEI CARABINIERI

L'ingresso del nuovo polo museale alla Scuola Marescialli
L’ingresso del nuovo polo museale alla Scuola Marescialli

Altra importante novità che ha coinciso con il centenario della Scuola Marescialli è stata l’inaugurazione di un polo museale all’interno della caserma Maritano, chiamato «Arca memoriae» (l’arca della memoria). Grazie alla collaborazione con la Direzione artistica del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze è stato realizzato un percorso espositivo suddiviso per sezioni tematiche. Raccoglie cimeli, armi storiche, uniformi, oggettistica di cento anni di storia della Scuola e testi di specifico interesse documentale. Tra questi anche la «pagella» di Salvo D’Acquisto, che nel 1942 frequentò un «corso accelerato» di tre mesi che gli consentì di ottenere il grado di vice brigadiere. Il museo comprende anche una «immersive room» riservata alla proiezione, su tre pareti, di filmati di storia e di attualità dell’Istituto.  Il progetto prevede l’apertura al pubblico del museo per visite guidate, non appena sarà terminata l’attuale emergenza sanitaria. 

GALLERIA FOTO 1 – GLI ALLIEVI SI PREPARANO AL GIURAMENTO

GALLERIA FOTO 2 – IL GIORNO DEGLI ALAMARI

  • Il comandante generale Nistri consegna gli alamari all'allieva Chiara Pistonesi

GALLERIA FOTO 3 – POLO MUSEALE ALLA SCUOLA MARESCIALLI

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Sandro Addario

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