Antipirateria, la fregata italiana Martinengo in azione nel golfo di Guinea

La fregata Martinengo in operazioni
La fregata Martinengo in operazioni

OCEANO ATLANTICO / GOLFO DI GUINEA – Allarme antipirateria nelle acque del Golfo di Guinea (Africa occidentale) dove è in azione la fregata multiruolo (Fremm) «Federico Martinengo» della Marina militare italiana. Tutto comincia sabato 7 novembre intorno alle 7 ora italiana, quando da bordo del mercantile «Torm Alexandra», battente bandiera di Singapore, arriva la segnalazione di essere sotto attacco di pirati che hanno raggiunto il cargo a bordo di un potente mezzo veloce. 

In quel momento la Torm Alexandra si trova in acque internazionali, al largo del Benin, a circa 180 miglia a sud est di Lomé capitale del Togo da dove è partita, con destinazione non resa nota. L’allarme viene ricevuto dalla Centrale operativa (COC) del Martinengo, che incrocia in una delle zone di traffico marittimo più insidiose del mondo a protezione degli interessi nazionali italiani in cooperazione con Marine dei paesi alleati e partner. La prima notizia è che tutto l’equipaggio del Torm Alexandra è in salvo, dopo essersi chiuso nella cosiddetta «cittadella», un’area protetta e inattaccabile della nave. 

Fucilieri di marina in azione

A questo punto il comandante di Nave Martinengo, capitano di fregata Daniele Ruggieri, dà ordine all’elicottero di bordo di decollare verso la nave attaccata. Sul velivolo prende posto una squadra di fucilieri della Brigata Marina San Marco pronti a calarsi con il «barbettone» (fune di discesa) sul mercantile. Giunto sul posto, in coordinamento con la Marina del Benin, dallo stesso elicottero vengono sparati in mare colpi di avvertimento a scopo di deterrenza. I pirati, dopo un tentativo di risposta al fuoco senza però danneggiare l’elicottero, si danno alla fuga. 

È il momento per i fucilieri di Marina di calarsi sul Torm Alexandra ed ispezionare la nave per verificare che non vi siano più pirati e personale armato. Si controllano i locali del mercantile, esterni e interni, dalla plancia comando alla sala macchine. La messa in sicurezza di tutti i locali prosegue per tutta la giornata. Alle 20,30 italiane i marò italiani dichiarano il mercantile fuori pericolo e riconsegnano lo stesso all’equipaggio che può riprende la navigazione. Il Martinengo continua a pattugliare la zona.

Sicurezza delle vie marittime

«L’attività della fregata della Marina Militare nel Golfo di Guinea, una delle aree marittime del pianeta divenuta tra le più pericolose – si legge in una nota dello Stato Maggiore della Marina italiana –  ha come obiettivo la vigilanza a tutela degli interessi nazionali e della sicurezza delle vie marittime. Lo scopo è assicurare alle navi mercantili nazionali e internazionali presenti il libero uso del mare. Ma anche quello di cooperare con le marine dei Paesi rivieraschi al fine di aumentare la reciproca conoscenza e fiducia, nonché la capacità di cooperazione per contribuire al miglioramento delle condizioni di sicurezza nella regione». 

FOTO (da Marina Militare)

La nave Torm Alexandra attaccata dai pirati
La nave Torm Alexandra attaccata dai pirati
Decolla l'elicottero dal ponte di Nave Martinengo
Decolla l’elicottero dal ponte di Nave Martinengo
Pirati in fuga dopo il fallito attacco
Pirati in fuga dopo il fallito attacco
Il gruppo di sei pirati armati in fuga
Il gruppo di sei pirati armati in fuga

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Sandro Addario

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