Comandante Generale dei Carabinieri: i nomi in corsa per il dopo Nistri
ROMA – Si avvicina la scadenza del mandato triennale del Comandante Generale dei Carabinieri. Salvo proroghe (al momento non previste dalla legge in vigore) il generale Giovanni Nistri lascerà il servizio attivo nell’Arma a metà gennaio 2021. È prevedibile che il suo successore venga nominato dal Governo entro Natale, o al massimo entro fine anno 2020, tra i generali di corpo d’armata in quel momento in servizio. Il prescelto resterà in carica per tre anni, anche se nel frattempo avesse superato il limite di età di 65 anni.
Intanto venerdì 13 novembre sono stati promossi al grado di generale di corpo d’armata quattro generali di divisione. Promozioni già in calendario da tempo per la necessità di coprire ruoli di vertice, che si libereranno nei prossimi mesi per motivi di anzianità. Ora il quadro dei generali di corpo d’armata dell’Arma (che, come detto, restano in servizio fino al 65° anno di età) è completo. Tra questi il Governo sceglierà il nuovo Comandante Generale, al posto di Giovanni Nistri che si è insediato alla guida dell’Arma il 16 gennaio 2018.
I neo promossi
Facciamo il punto della situazione, cominciando dai quattro neo generali di corpo d’armata. Tutti nati nel 1958. Questi i loro nomi:
- Maurizio Detalmo Mezzavilla, attuale comandante Divisione Unità Mobili DUM
- Antonio Paparella, vice comandante Interregionale ‘Podgora’
- Gianfranco Cavallo, comandante Divisione Unità Specializzate DUS
- Antonio Pietro Marzo, capo di Stato Maggiore del Comando Unità forestali ambientali e agroalimentari CUFA
Per i primi tre la decorrenza del nuovo grado sarà il 1 gennaio 2021. Per l’ultimo dal 1 luglio successivo. Potranno comunque assumere le nuove funzioni anche prima, in relazione alle esigenze di servizio. È ancora presto per sapere a quali incarichi verranno singolarmente assegnati.
Si sa invece quali sono i ruoli «a tre stelle» che subiranno un avvicendamento. Si tratta del Comando interregionale «Podgora»(Lazio, Toscana, Sardegna, Umbria, Marche) attualmente comandato dal generale Ilio Ciceri che compirà 65 anni il 28 dicembre prossimo. Da coprire anche il Comando Unità Mobili e Specializzate «Palidoro» attualmente retto ad interim dal Vice Comandante Generale dell’Arma Gaetano Maruccia. Avvicendamento in vista anche al Comando Unità forestali ambientali e agroalimentari, il cui attuale comandante, generale Ciro D’Angelo, compirà 65 anni il prossimo 29 gennaio. «Scoperto» anche il ruolo apicale del Comando della Scuole attualmente guidato dal generale di divisione Claudio Quarta.
Se la probabilità, per uno dei quattro neo promossi, di diventare subito Comandante Generale sembra oggettivamente abbastanza remota, i fari cominciano ad accendersi sui generali di corpo d’armata più ‘anziani’ di ruolo. Le nomine del governo sono comunque sempre incerte fino all’ultimo. Basta ricordare che lo stesso generale Nistri era il più giovane nella rosa dei candidati a succedere, nel 2018, al Comandante Generale Tullio Del Sette. Ma alla fine uscì proprio il suo nome.
La rosa (definitiva) dei candidati
Questo l’attuale quadro dei vertici dell’Arma, dal quale dovrebbe uscire il nuovo Comandante Generale per il periodo 2021-2024. Ecco i nomi in ordine di anzianità di grado.
- Gaetano Maruccia (63 anni) Vice Comandante Generale. Generale di CdA dal Feb 2018
- Enzo Bernardini (61 anni) Comandante Interregionale Triveneto (Gen 2019)
- Angelo Agovino (63 anni) Vice Direttore Aise (Gen 2019)
- Ciro D’Angelo (64 anni) Comandante CUFA (Lug 2019)
- Teo Luzi (61 anni) Capo di Stato Maggiore del Comando Generale (Gen 2020)
- Claudio Vincelli (63 anni) Comandante Interregionale Pastrengo (Gen 2020)
- Carmelo Burgio (63 anni) Comandante Interregionale Culqualber (Gen 2020)
- Adolfo Fischione (63 anni) Comandante Interregionale Ogaden (Lug 2020)
Già da qualche mese sui media e sui social si intrecciano ipotesi sul nome di chi diventerà Comandante generale. Tutti, in particolare i diretti interessati, sanno però benissimo che si tratta di un incarico assolutamente discrezionale da parte del governo pro-tempore. Un nome dato per sicuro può cambiare dalla mattina alla sera. Anzi dal giorno alla notte, dati gli orari spesso notturni del Consiglio dei Ministri. Con buona pace di chi, a torto o a ragione, ricorda i tempi di quando il Comandante Generale dei Carabinieri veniva scelto tra i vertici dell’Esercito. Ufficialmente per non far torto a nessuno.
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28 luglio 2020
Tags: Carabinieri, Comandante Generale, Giovanni Nistri
piero bibbò
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Personalmente da carabiniere in congedo, non conoscendo nessuno dei papabili, spero che sia nominato chi ha fatto davvero la gavetta, dalla territoriale fino ai vertici. Non per discriminare nessuno, ma un buon comandante, soprattutto in questi casi deve aver provato cosa succede sul serio nelle retrovie. In ogni caso auguri a tutti e NEI SECOLI FEDELE
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