Numero unico di emergenza 112 operativo a Firenze e Prato
FIRENZE – Anche da Firenze e Prato per chiamare un’ambulanza, i pompieri, le forze dell’ordine basta ora comporre il numero unico di emergenza unico europeo 112. Un operatore indirizzerà la chiamata al servizio competente per attivare il soccorso nel minor tempo possibile. È il compito della nuova nuova centrale unica di risposta 112 (CUR) della Regione Toscana, operativa da mercoledì 9 dicembre 2020. Si aggiunge alle 10 centrali di questo tipo già presenti da tempo in Italia, tra cui Roma e Milano. Ufficialmente viene chiamato numero di emergenza «uno-uno-due», ma tutti lo chiameranno 112, come quello finora utilizzato per chiamare i Carabinieri.
Chiamate dallo 055 e 0574
In una prima fase verranno raccolte tutte le chiamate di emergenza in arrivo dai distretti telefonici 055 e 0574. In pratica la provincia di Firenze, tranne l’empolese, quella di Prato e quella di Arezzo per il Valdarno superiore. Qualunque numero nazionale di emergenza si chiami (113 Polizia, 112 Carabinieri, 115 Vigili del Fuoco e 118 emergenza sanitaria), la telefonata viene ricevuta dalla Centrale Unica di Risposta. L’unica differenza è che chi comporrà il 112 pensando di chiamare direttamente i Carabinieri, si sentirà rispondere prima da un operatore del Cur.
Localizzazione delle telefonate
Dal prossimo maggio 2021 il servizio coprirà tutta la Regione Toscana. Le chiamate da ogni parte della regione confluiranno nella sala operativa del 112 di Firenze, dove l’operatore individuerà subito numero e localizzazione della telefonata (da fisso o da cellulare, anche se è attivo il servizio ID Privato) e raccoglierà le prime indispensabili informazioni per mettere in contatto il chiamante con Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, 118. Queste centrali operative restano in piedi a tutti gli effetti 24 ore su 24, ma la Cur servirà loro da filtro per ottimizzare i soccorsi e ‘fermare’ le non poche chiamate in arrivo non direttamente connesse ad un’emergenza vera e propria. Da chi soffre di disturbi mentali e chiama ad esempio il 113 solo per parlare con qualcuno, a chi chiede informazioni di ogni natura tenendo impegnate le linee telefoniche che invece possono servire a chi ha davvero bisogno.
Una App per chi non può parlare
Il contatto con il «nuovo» 112 può avvenire anche attraverso una comoda App (su Ios e Android), funzionante da tempo ma che non tutti conoscono. Si chiama «Where Are U» che individua rapidamente la posizione di chi chiama e permette di mettersi in contatto anche via chat con gli operatori dell’emergenza. Cosa indispensabile per persone diversamente abili ma anche – nella pratica quotidiana – per chi ha difficoltà o timore a parlare: da chi sente rumori sospetti in casa o teme di essere vittima di violenza domestica, un reato quest’ultimo che emerge sempre troppo poco.
Inaugurazione
All’inaugurazione della nuova Centrale unica di risposta di Firenze sono intervenuti tra gli altri, mercoledì 9 dicembre, il prefetto di Firenze Alessandra Guidi, il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, il sindaco di Firenze Dario Nardella, l’Assessore regionale al Diritto alla Salute e Sanità Simone Bezzini, il questore Filippo Santarelli, il comandante dei Vigili del Fuoco di Firenze Gennaro Tornatore. Per l’Ausl Toscana Centro c’erano il direttore generale Paolo Morello, il direttore del Dipartimento emergenza e area critica Simone Magazzini accolti da Alessio Lubrani, direttore NUE 1-1-2 della Regione Toscana.
«Cittadini più sicuri con questo nuovo servizio – ha detto tra l’altro il prefetto Guidi, neo arrivata a Firenze – che ho potuto seguire dall’inizio quando ero al Ministero dell’Interno. Segna una tappa fondamentale del percorso che, sulle orme di quanto disposto dalla normativa comunitaria e nazionale, ha impegnato in sede locale le istituzioni della Toscana, a partire dal protocollo firmato in Prefettura a Firenze il 19 luglio 2019 dal Ministro dell’Interno e dalla Regione Toscana». Il progetto verrà monitorato «non solo fino al completamento della copertura dell’erogazione del servizio nella regione – conclude Guidi – ma anche e soprattutto nelle fasi successive, per valutare in maniera congiunta e sinergica i dati e le risultanze che emergeranno».
La squadra degli operatori
Lo staff degli operatori Cur 112 della Toscana è composto 80 addetti. «Sono tutti giovani molto motivati, alcuni dei quali al loro primo impiego – ha detto il direttore del Nue 112 Alessio Lubrani, un medico anestesista già a capo del Servizio 118 di Empoli – che hanno seguito un corso di formazione di due mesi. Non sono soli, perché abbiamo esperti che provengono dalla Lombardia che ci seguiranno per i primi quindici giorni. Abbiamo anche un supporto psicologico per i nostri operatori, anche perché la fragilità è comunque qualcosa da prevedere».
Tags: 112, emergenza, soccorso