Firenze, intitolato a Vincenzo Giudice il futuro polo della Guardia di Finanza

Largo Vincenzo Giudice, tra il viale Strozzi e l'area ex Dogana a Firenze
Largo Vincenzo Giudice, tra il viale Strozzi e l’area ex Dogana a Firenze

FIRENZE – Cambia nome un tratto di strada lungo il viale Strozzi a Firenze. Da mercoledì 27 gennaio si chiama Largo Vincenzo Giudice, maresciallo maggiore della Guardia di Finanza, medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Costeggia il complesso dell’ex Dogana, all’angolo con via Valfonda.

La ‘cittadella’ della Guardia di Finanza

È lì che sorgerà il nuovo polo della Guardia di Finanza di Firenze. Nel centro di Firenze e a pochi metri dalla Stazione di Santa Maria Novella. Un progetto che partirà entro il 2021 con l’assegnazione degli appalti per la ristrutturazione di tutta l’ex area doganale. Vi verranno trasferiti il Comando Provinciale e il Comando Gruppo della Fiamme Gialle, ora rispettivamente in via Santa Reparata e via Cocchi. Uniti al limitrofo Comando Regionale di via Valfonda, costituiranno un unico polo militare, il cui accesso principale (e conseguentemente il relativo indirizzo) sarà proprio su Largo Vincenzo Giudice.

La cerimonia

All’intitolazione della nuova strada è intervenuto il Comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana, accompagnato dal generale Sebastiano Galdino (comandante interregionale per l’Italia centro-settentrionale) e dal generale Bruno Bartoloni, comandante regionale per la Toscana. Presenti il governatore della Toscana Eugenio Giani, il prefetto Alessandra Guidi, il sindaco Dario Nardella con l’assessore alla toponomastica Alessandro Martini, il comandante del presidio militare generale Pietro Tornabene. La targa che indica il “nuovo” Largo Vincenzo Giudice è stata benedetta dal cappellano del Comando Regione Toscana don Massimo Ammazzini.

Il giorno precedente il generale Zafarana aveva presenziato a Viareggio al varo di un pattugliatore veloce che porta il nome del tenente Franco Petrucci, ucciso a 27 anni in un attentato terroristico al Brennero nel 1996. E nel giorno della Memoria, 27 gennaio, Zafarana è venuto a Firenze per onorare la memoria di un altro Caduto delle Fiamme Gialle e quindi fare visita al Comando regionale della Toscana.

Chi era Vincenzo Giudice

Il maresciallo maggiore Vincenzo Giudice morì nel 1944, vittima del dovere. Nella motivazione della medaglia d’oro al valor militare si legge: «Sottufficiale della Guardia di Finanza, avvertito che la rappresaglia tedesca si apprestava a mietere vittime innocenti fra la popolazione civile, si presentava al comandante la formazione SS operante offrendo la propria vita pur che fossero salvi gli ostaggi tra i quali la moglie e i figli. Di fronte all’obiezione essere egli un militare, si liberava prontamente della giubba ed offriva il petto alla vendetta nemica. Crivellato dì colpi, precedeva i civili sull’altare del martirio».

Era il 16 settembre 1944. Vincenzo Giudice, allora comandante della Brigata costiera di Carrara dopo un periodo di servizio a Firenze, accorse nella frazione di Bergiola Foscalina, dove i tedeschi avevano preso in ostaggio anziani, donne e bambini per rappresaglia contro l’uccisione di un soldato tedesco. Invano si offrì in cambio degli ostaggi innocenti. Morì fucilato con loro. Al suo nome sono intitolate alcune caserme della Guardia di Finanza in Italia, tra cui in particolare la Scuola ispettori e Sovrintendenti a L’Aquila. Da ora anche a Firenze una strada ricorda il suo gesto. 

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Sandro Addario

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