Firenze, aspirante suicida presa al volo da un carabiniere
FIRENZE – Aveva deciso di farla finita gettandosi di notte dal cavalcavia ferroviario di piazza Alberti a Firenze. Il destino ha però voluto che in quel momento a poca distanza ci fosse una pattuglia del Radiomobile dei Carabinieri che l’hanno afferrata all’ultimo momento. Tutto è successo intorno alle 23.30 nella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 febbraio. Questione di attimi.
I Carabinieri, fermi durante il servizio in piazza Alberti, sentono distintamente due persone discutere animatamente a voce alta. Una ragazza si incammina velocemente verso il cavalcavia ferroviario, continuando ad urlare verso un giovane che rimane lungo la via Lorenzo di Credi. Il capo equipaggio luogotenente Maurizio Neri e l’appuntato Giovanni Desideri intuiscono subito il rischio che la donna sta correndo. Con la vettura si portano sul cavalcavia appena in tempo per scorgere nell’oscurità la ragazza proiettata con il corpo oltre la ringhiera. La donna, 23 anni residente a Firenze, guarda smarrita nel vuoto e non si accorge che alle sue spalle stanno arrivando i due militari.
Bloccata mentre si lancia nel vuoto
Il luogotenente Neri riesce ad afferrarla alle spalle e a bloccarla proprio nel momento in cui la ragazza sta per lanciarsi nel vuoto da un’altezza di una decina di metri. Un secondo di ritardo e la tragedia sarebbe stata consumata.
L’aspirante suicida, in stato confusionale, viene quindi soccorsa dai sanitari del 118 chiamati dagli stessi carabinieri. Dopo le prime cure sul posto da parte del medico del 118, la ragazza viene trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale di Santa Maria Nuova, dove viene trattenuta in psichiatria.
Dopo il soccorso alla ragazza sul cavalcavia, immediate ricerche del giovane con cui stava discutendo hanno finora dato esito negativo.