FIRENZE – È arrivato il giorno del giuramento solenne per 432 allievi della Scuola Marescialli e Brigadieri Carabinieri di Firenze. Frequentano il 10° Corso triennale, intitolato al Luogotenente Marco Coira, medaglia d’oro al valor militare. E questa volta non alla memoria, perché il luogotenente Coira è presente alla cerimonia accanto al Comandante Generale dei Carabinieri Teo Luzi (alla sua prima visita in tale ruolo alla Scuola Marescialli) e al Comandante delle Scuole dell’Arma generale Adolfo Fischione. Ad accoglierli il comandante della Scuola Marescialli generale Claudio Cogliano.
È un torrido sabato 19 giugno. Il caldo non ha alcuna pietà verso il battaglione di formazione schierato ed immobile sul piazzale della Caserma Felice Maritano di Firenze Castello, agli ordini del tenente colonnello Fabio Falco. Tutti in grande uniforme speciale, rigorosamente invernale.
Giura il capo corso
La formula del giuramento viene pronunciata solennemente dal solo Capo corso, allievo maresciallo Riccardo Fusaro (21 anni di Bari) al quale il Comandante Generale Luzi appone gli alamari di appartenenza all’Arma e, idealmente, a tutti gli altri colleghi del 10° corso provenienti dalla vita civile. In tempi non Covid è sempre stato il momento più emotivo e commovente perché era un familiare ad apporre gli alamari sulla divisa di ciascun allievo. Spesso un carabiniere anziano che orgogliosamente vedeva davanti a sé il proprio passaggio generazionale all’interno dell’Arma. Immagini che restano indelebili nei rispettivi cuori. Anche quest’anno invece nessun familiare tra i pochissimi invitati. Le regole anti Covid non permettono deroghe. Tutto rimandato – si spera – al prossimo giuramento del 2022.
Della forzata assenza dei familiari è particolarmente dispiaciuto, nell’intervento di saluto ai «suoi» allievi, il generale Cogliano. Con l’apposizione degli alamari – dice il Comandante – «era come se i vostri genitori ci dicessero: in questo giorno vi affidiamo nostra figlia o nostro figlio: abbiatene cura». «A questo punto mi sento io – personalmente – di assumere un impegno verso i vostri genitori. Quello che la Scuola Marescialli porterà tutti gli Allievi a noi affidati a tagliare un traguardo formativo ed educativo umano e professionale. Un traguardo che consentirà loro di affrontare situazioni, adottare decisioni, aiutare le persone in difficoltà, essere costantemente vicino alle fasce deboli della società con l’unico scopo di assolvere incondizionatamente il proprio dovere. Questi sono gli obiettivi che la Scuola si propone e che consegue al compimento di ogni singolo periodo addestrativo».
Nel suo saluto ai presenti, il Comandante Generale Teo Luzi sottolinea la solennità del momento invitando i futuri marescialli a «essere desiderosi di apprendere» e – quando saranno operativi sul territorio a contatto con i cittadini – «essere generosi e al tempo stesso rassicuranti». Perché la funzione del carabiniere – sottolinea – è quella di essere anche una «rassicurazione sociale» per la comunità. Tanto più se esercitata con passione e professionalità costanti. (AUDIO)
Tra le autorità presenti alla cerimonia l’assessore Alessandro Martini per il Comune di Firenze, il Vicario del Prefetto di Firenze Paola Berardino, il presidente ff della Corte d’Appello Alessandro Nencini, il procuratore generale Marcello Viola, il questore Filippo Santarelli, il comandante del presidio militare generale Pietro Tornabene, il comandante regionale della Guardia di Finanza generale Bruno Bartoloni, il comandante dell’Isma generale Urbano Floreani, il comandante della Legione Carabinieri Toscana generale Pierangelo Iannotti con i vertici territoriali dell’Arma, il generale Marina Marinelli comandante della Regione Carabinieri Forestale Toscana.
GALLERIA FOTO VIDEO
Qui 20 FOTO degli allievi del 10° Corso che si preparano al grande momento
Qui 26 FOTO della cerimonia alla Scuola Marescialli
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Qui la ripresa televisiva di tutta la cerimonia, trasmessa in streaming dai Carabinieri durante la mattinata di sabato 19 giugno
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