Marina, cambio alla Squadra Navale: Credendino subentra a Treu
TARANTO – Cambio al vertice della Squadra Navale italiana. Nuovo Comandante in capo (Cinc) è l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino, che da venerdì 16 luglio è subentrato al suo pari grado ammiraglio Paolo Treu, che lascia il servizio attivo nella Marina Militare dopo oltre 44 anni di carriera.
La cerimonia solenne del passaggio della Bandiera di guerra della Marina militare e delle Forze Navali (custodita proprio presso il Comando della Squadra Navale) tra i due ammiragli è avvenuto sul ponte della portaerei Cavour ormeggiata alla Stazione Navale Mar Grande di Taranto. Per il governo era presente il sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli accolta dall’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo di stato maggiore della Marina. Schierate sul ponte anche le bandiere di guerra del 1° Reggimento San Marco, delle Forze Aeree e del Comando Sommergibili.
Il saluto del «pitbull» Treu
Primo a parlare, come prassi, è stato il comandante cedente. «Pitbull», lo scherzoso nickname con cui gli amici veri chiamano l’ammiraglio Treu, ha ricordato di essere «all’approdo finale, nel miglior incarico che mi poteva capitare e di questo ringrazio il capo di Stato Maggiore della Marina». Al tempo stesso Treu ha sottolineato di «non essere un leader per tutte le stagioni» che «mal si adatta a navigare in acque calme per aggirare la tempesta». Un pitbull che ha molto sofferto per i ritardi nell’assegnazione alla Marina dei nuovi caccia F-35B a decollo corto e atterraggio verticale, necessari «per rinnovare la capacità della portaerei» e più in generale dello strumento aeronavale che per Treu continua a essere sottodimensionato. Leggi qui l’intervento completo dell’ammiraglio Treu.
Dopo il passaggio della Bandiera è stata ammainata l’insegna del Comandante in capo uscente, sostituita da quella dell’ammiraglio Credendino. Quest’ultimo, dopo aver ringraziato i suoi predecessori ed in particolare l’ammiraglio Treu, ha sottolineato la propria ammirazione per le «capacità dimostrate dal personale della Squadra navale nell’ultimo anno e mezzo caratterizzato dalla pandemia che non ne ha fiaccato spirito, entusiasmo ed operatività. È da loro che voglio partire, ed è su loro che la Squadra navale fa pieno affidamento».
Riconoscenza e affetto per l’ammiraglio Treu sono stati espressi dal capo di Stato Maggiore della Marina Cavo Dragone, che ha ricordato come la Marina sia stata sottoposta «a tagli drammatici ma abbiamo cercato di operarli il più possibile lontano dalla Squadra navale. Questo perché, per tutta la Difesa, la Squadra navale è lo strumento più flessibile, versatile, efficace che può rischierarsi lontano, dove si originano le crisi e intervenire prima che arrivino a toccare le nostre coste».
Pucciarelli: «Innovare la spesa militare»
Ha chiuso la cerimonia la massima autorità presente. Il sottosegretario Stefania Pucciarelli – che il giorno precedente 15 luglio aveva fatto visita al Polo anfibio nazionale della Marina a Brindisi – ha tra l’altro sottolineato come il nostro Paese abbia bisogno di uno «strumento militare marittimo efficace e persistente». «Dobbiamo – ha aggiunto – pensare in modo innovativo alla politica di finanziamento in campo militare, considerandola come un investimento per il Paese, nell’ottica della sempre più stringente continuità e contiguità tra difesa avanzata e sicurezza interna». «Investire in questo processo – ha concluso Pucciarelli – significa saper creare valore per il nostro sistema di sicurezza, per l’Industria, l’università, la ricerca e per il sistema Paese nel suo complesso». Leggi qui l’intervento completo del sottosegretario Pucciarelli.
APPROFONDIMENTI:
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