Il Museo Storico della Guardia di Finanza apre a Firenze (Foto)

Una curiosità del Museo  Storico della Guardia di Finanza a Firenze
Una curiosità del Museo Storico della Guardia di Finanza a Firenze

FIRENZE – Apre al pubblico a Firenze un museo storico permanente della Guardia di Finanza. Si trova presso la storica caserma «Antonio Fontanelli», sede del Comando Interregionale dell’Italia Centro-Settentrionale delle Fiamme Gialle, in Borgo San Frediano. Un importante sede distaccata del Museo storico del Corpo di Roma, che oggi, con Firenze, arriva ad avere 10 «sezioni» in tutta Italia. Un vero e proprio «museo diffuso» presente su tutto il territorio nazionale, per conservare e tutelare la memoria storica del Corpo. Perché – come ha sottolineato il generale Flavio Zanini presidente del Museo storico nazionale – «non basta solo la memoria, ma occorre anche poterla diffondere». 

All’inaugurazione della rassegna “La Guardia di Finanza. Due secoli e mezzo di storia. L’esperienza della Real Guardia di Finanza del Granducato di Toscana” è arrivato da Roma il Comandante Generale Giuseppe Zafarana, accolto dal generale Sebastiano Galdino comandante interregionale e dai comandanti regionali di Toscana, Emilia Romagna e Marche. Presenti le massime autorità locali, dal presidente della Regione Eugenio Giani e il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo al sindaco di Firenze Dario Nardella, al vice prefetto vicario Anna Chiti Batelli.  Tra i magistrati presenti il presidente della Corte d’Appello Alessandro Nencini, il procuratore generale Marcello Viola, la presidente del Tribunale Marilena Rizzo. Il taglio inaugurale della mostra è stato affidato alla signora Barbara Baldasseroni, pronipote di quel Giovanni Baldasseroni ministro sotto Leopoldo II e padre della Real Guardia di Finanza. 

«Rileggere il nostro passato – ha detto il generale Zafarana – aiuta a capire le trasformazioni avvenute nel corso del tempo. Non bisogna attendere o peggio ancora subire il cambiamento, dobbiamo saperlo guidare. Sono sicuro che testimonianze come quelle raccolte in queste sale aumenteranno la vicinanza tra cittadini e Guardia di Finanza».

Le tante curiosità del museo

Un percorso a tappe lungo la storia della presenza dei finanzieri in Toscana. Questa la sintesi della rassegna, dove si trovano tante curiosità e testimonianze poco note. Dalle «Tariffe delle gabelle toscane» del 1791 alle numerose strutture di controllo della frontiera marittima.  Tra queste la Dogana di Castiglione della Pescaia, il Forte di San Rocco a Marina di Grosseto. Dalle dogane di Boscolungo (Abetone) e di Tuoro (lago Trasimeno) alle torri «Beccati questo» e «Beccati quest’altro» a Chiusi, che ancora oggi segnano il confine tra le province di Siena e Perugia. 

Un itinerario aperto al pubblico, che merita una visita fuori dai classici itinerari turistici fiorentini. Per le visite, private o di gruppo, basta una prenotazione al numero 055 2745489 della Guardia di Finanza. 

Il percorso espositivo, cosi come ricordato dal generale Galdino e dallo storico professor Piero Guarducci è stato ricostruito grazie a documenti, divise e cimeli provenienti dall’Archivio di Stato di Firenze, dal Museo Storico della Guardia di Finanza, da privati collezionisti e da diversi altri Musei e Associazioni. Una specifica sezione è stata dedicata ai due conflitti mondiali, nel ricordo di del sacrificio e del coraggio dei finanzieri nei campi di battaglia. L’ultima sala è dedicata alla Guardia di Finanza di oggi ed alla sua configurazione di moderna polizia economico-finanziaria.

MOSTRA PERMANENTE 

DOVE: Casa Capponi in San Frediano (Caserma Fontanelli)

INDIRIZZO: Lungarno Soderini 15 / Borgo San Frediano 14 – Firenze

VISITE GRATUITE: prenotazioni tel. 055 2745489

.

GALLERIA FOTO (28 IMMAGINI)

LA CERIMONIA

.

Tags:

Sandro Addario

Sandro Addario

Lascia un commento

Logo Osservatore

Osservatore Libero

Oltre la Cronaca. News, report e commenti
Chi siamo

Seguici su:

Collegati

Privacy Policy

Scopri di più da Osservatore Libero

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading