Valenti, nuovo prefetto di Firenze: «Parola d’ordine: concretezza»

Valerio Valenti, nuovo Prefetto di Firenze
Valerio Valenti, nuovo Prefetto di Firenze

FIRENZE – Pragmatismo e concretezza. Forse qualche protocollo d’intesa in meno e incisività nel perseguire gli obiettivi. Sono queste le linee guida annunciate dal neo prefetto di Firenze Valerio Valenti, appena arrivato da Trieste dove proprio negli ultimi giorni del suo mandato si è trovato a gestire delicate situazioni di ordine pubblico per le manifestazioni «no green pass». «A Firenze siamo in presenza di numeri diversi – dice subito Valenti nella sua prima conferenza stampa a Palazzo Medici Riccardi lunedì 8 novembre – ma non è un tema che va sottovalutato perché è divisivo e interessa il mondo del lavoro e gli spostamenti. Risponderemo ribadendo che il diritto a manifestare deve essere reso compatibile con il diritto alla salute che è quello primario». 

L’AGENDA DEL PREFETTO

Valenti, 63 anni di Trapani, conosce Firenze e la Prefettura come le sue tasche. Per tre anni (2006-2009) è stato capo di Gabinetto dell’allora prefetto Andrea De Martino. Appena arrivato sabato 6 novembre si è subito incontrato con il sindaco Dario Nardella e con il questore e i comandanti di Carabinieri e Guardia di Finanza. Per mercoledì 10 novembre è fissato il primo comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cosp) diretto dal nuovo prefetto, per un punto della situazione con i vertici del Comune e delle Forze di Polizia. Nell’agenda, già molto fitta, di Valenti c’è l’incontro con il Cardinale Giuseppe Betori, il Governatore Eugenio Giani, i vertici della magistratura ma anche – aggiunge – «con le parti sociali e le realtà produttive». 

GLI OBIETTIVI

Gli obiettivi primari del nuovo prefetto? Valenti non ha dubbi: «Il primo e più importante sarà quello di monitorare l’utilizzo dei fondi in arrivo dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Sono risorse che devono essere utilizzate in piena legalità e trasparenza. Il rischio che ci possano essere attenzioni criminali c’è. Dobbiamo proteggere il sistema economico e la stessa pubblica amministrazione da questo rischio. Porteremo questo tema all’attenzione non solo a livello metropolitano ma anche con i colleghi prefetti della Toscana, perché i confini della criminalità non sono certo esclusivamente provinciali ma guardano ben oltre». 

IL SOGNO NEL CASSETTO

Non manca in conferenza stampa un accenno alla passione sportiva del nuovo prefetto. «Il suo cuore è sempre per il basket o c’è spazio anche per il calcio?» gli viene chiesto. Valenti, ex giocatore di pallacanestro, non esita: «È l’eterna differenza tra la palla in aria e quella a terra. Il basket? Sarò costretto ad andare a vedere le partite di LBA (serie A n.d.r.) a Bologna. Pensare che ho lavorato in città con squadre in serie A come Brindisi, Brescia, Verona, Trieste. A Firenze ancora non c’è questa soddisfazione». Il sogno nel cassetto? «Poter portare il basket fiorentino in serie A. Ma – dice sorridendo ai giornalisti – su questo non fateci un titolo. È presto». 

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28 ottobre 2021

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Sandro Addario

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