L’ «albero di Falcone» donato dai Carabinieri forestali al Giardino di Boboli

Anche nel Giardino di Boboli crescerà un 'Albero di Falcone'
Anche nel Giardino di Boboli crescerà un ‘Albero di Falcone’

FIRENZE – Oggi è una piantina ma diventerà un albero sempreverde che arricchirà il  Giardino di Boboli a Firenze. È l’ «Albero di Falcone» frutto della riproduzione in laboratorio di copie geneticamente identiche all’esemplare di ‘Ficus macrophylla subsp. Columnaris’ che cresce davanti alla dimora che fu del giudice Giovanni Falcone a Palermo, diventato simbolo di legalità e libertà.

Nella ricorrenza annuale della Giornata Nazionale dell’Albero, il Comando Regione Carabinieri forestale Toscana lo ha donato al Giardino di Boboli, il più noto e ricco di storia tra i parchi fiorentini e uno dei maggiori esempi di giardino all’italiana. 

UN ALBERO PER IL FUTURO

Alla breve ma suggestiva cerimonia è intervenuto il prefetto di Firenze Valerio Valenti, accolto dal generale di divisione Maurizio Stefanizzi comandante della Scuola Marescialli e Brigadieri Carabinieri e dal generale di brigata Marina Marinelli comandante della Regione forestale. Con loro la coordinatrice del Giardino di Boboli Bianca Maria Landi (già funzionario dell’allora Corpo Forestale dello Stato fino al 2016) e Cecilia Del Re assessore all’ambiente e agricoltura urbana del Comune di Firenze. Presenti tra gli altri il comandante del Gruppo Carabinieri forestale Firenze colonnello Luigi Bartolozzi e il comandante provinciale dell’Arma colonnello Antonio Petti

L’ evento odierno al Giardino di Boboli si inserisce – si legge in una nota dei Carabinieri forestali – «nell’ambito della speciale manifestazione organizzata in accordo con la Fondazione Falcone, che ha avuto luogo oggi stesso a Palermo nell’aula Bunker del carcere dell’Ucciardone. È stata effettuata la consegna delle prime 100 ‘piantine di Falcone’ agli Istituti scolastici che hanno aderito al progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale denominato Un albero per il futuro». 

L’iniziativa promossa dalla Fondazione Falcone e dall’Arma dei Carabinieri è stata realizzata in collaborazione con il ministero della Transizione Ecologica. 

DALLE TALEE AGLI ALBERI

I frammenti di pianta (chiamati talee) prelevati dal «Ficus macrophilla columnaris magnolioides» sono stati curati presso il moderno Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità Forestale (CNBF) di Pieve S. Stefano (Arezzo) dove, dopo complesse procedure di laboratorio, è stato possibile portarne a radicazione circa 1000 con lo stesso genoma della pianta madre. A rappresentare il Cnbf toscano c’era oggi a Boboli il tenente colonnello Silvia Biondini

La celebrazione della Giornata Nazionale dell’Albero prosegue in tutta la Toscana. Lunedì 22 novembre i Carabinieri forestali metteranno a dimora in 86 località un centinaio di piantine di specie autoctone che contribuiranno a costituire il grande «bosco diffuso», nell’ambito dello stesso progetto Un albero per il futuro volto alla sensibilizzazione dei più giovani alle tematiche ambientali ed educazione alla legalità promosso dai Carabinieri della Biodiversità e dal MITE. Un impegno concreto per favorire la partecipazione dei ragazzi (e non solo loro) alla tutela ambientale ed al contrasto dei cambiamenti climatici.

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Sandro Addario

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