Accademia Navale 2021, il giorno del giuramento (Video-Foto)

Scritto da Sandro Addario sabato, 04 Dicembre 2021. Evidenza, Primo piano, Toscana

Allievi della 1ª classe dell' Accademia Navale durante il giuramento 2021 — Allievi della 1ª classe dell’ Accademia Navale durante il giuramento 2021

LIVORNO – Sono 142 i futuri ufficiali di Marina che, a vent’anni, hanno giurato fedeltà alla Repubblica. La pioggia battente e il vento di scirocco non ha fermato la solenne cerimonia che sabato 4 dicembre (l’anniversario di Santa Barbara patrona della Marina) si è svolta nel grande piazzale dell’Accademia Navale di Livorno. Giuramento bagnato, giuramento fortunato si direbbe. Tanto più che l’acqua (di terra o di mare che sia) è l’elemento naturale del marinaio, che nel proprio futuro non sempre navigherà in mari «forza olio» e sotto un sole battente o luna piena. Anzi.

Agli ordini del Comandante alla classe, il capitano di corvetta Mariano Tortoriello, 135 neo allievi ufficiali della 1ª classe dei corsi normali sono rimasti immobili nel piazzale in attesa del giuramento, al quale in cuor loro non volevano rinunciare per nessun motivo. Qualunque fossero le condizioni meteo. Con loro 7 neo allievi ufficiali piloti di complemento guidati dal capitano di fregata Alessandro Bausone. Schierati anche tutti gli allievi più «anziani» degli altri corsi. In tutto oltre 300 persone agli ordini del neo Direttore dei Corsi dell’Accademia, capitano di fregata Alessandro Trivisonne, insediato da poco più di un mese nell’incarico.

La grande tribuna all’aperto era affollata da centinaia di familiari giunti da ogni parte d’Italia. Con loro – questa la novità – anche i familiari degli allievi del secondo anno, che nel 2020, a causa del lockdown, non avevano potuto assistere alla cerimonia del loro giuramento che si era svolto a porte chiuse. Quest’anno almeno, grazie anche al green pass, li hanno potuti vedere finalmente schierati sul piazzale.

Alla fonda davanti all’Accademia – in segno di saluto – c’era Nave Vulcano, la nuova unità ausiliaria per il supporto logistico consegnata alla Marina nel marzo 2021.

L’unico sacrificio – a causa dell’imperversare delle raffiche di pioggia – è stato il forzato annullamento del tradizionale «defilamento» delle compagnie degli allievi lungo il viale dei Pini interno all’Accademia. È uno dei momenti suggestivi che segue il giuramento nel piazzale, davanti alle massime autorità e agli stessi familiari. Gli allievi, dopo giorni di prove e di attese, erano già pronti per il defilamento, ma da ultimo è arrivato un opportuno alt.

IL MOMENTO DEL GIURAMENTO

(dal video Marina Militare)

LA CERIMONIA

La parte ufficiale della grande giornata degli allievi ha visto la presenza del sottosegretario alla Difesa, senatrice Stefania Pucciarelli, accompagnata dal capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone (già Comandante dell’Accademia Navale nel periodo 2011-2014) e dall’ammiraglio di squadra Enrico Credendino, a un mese esatto (4 novembre 2021) dal suo insediamento nel ruolo di Capo di Stato Maggiore della Marina.

A riceverli il comandante dell’Accademia Navale, ammiraglio di divisione Flavio Biaggi. A lui il compito, come tradizione, di rivolgere il primo saluto ai «suoi» allievi. Dopo aver sottolineato che quest’anno è il 140° anniversario dell’Istituto inaugurato il 6 novembre 1881, Biaggi ha tra l’altro ringraziato le famiglie degli allievi per aver loro «saputo trasmettere integrità morale, spirito di sacrificio, senso del dovere, amor di Patria, imprescindibili per chi decide di intraprendere la carriera militare». All’ammiraglio Biaggi il compito di pronunciare la formula del giuramento, urlata quindi in coro da 142 voci riecheggiate anche ben oltre il piazzale dell’Accademia.

Apprezzamento per la «scelta di impegno intrapresa con il percorso in Accademia Navale» è stato espresso dal sottosegretario Stefania Pucciarelli (che ha passato in rassegna l’intera Brigata allievi sotto la pioggia battente senza alcun riparo, n.d.r.) che ha sottolineato come «le sfide sono continue e lo saranno sempre in una professione come quella che avete intrapreso: totalizzante nell’impegno e nelle difficoltà, quanto prodiga di enormi soddisfazioni nel superarle».

Per l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, recentemente promosso a capo di Stato Maggiore della Difesa, tornare in Accademia Navale è sempre una grande emozione, come ha sottolineato incontrando la stampa. «Questi sono i nostri vent’anni e il ‘tatuaggio’ della divisa blu della Marina è indelebile» ha detto. Nel suo messaggio agli allievi – non pronunciato per l’inclemenza del tempo ma affidato alle agenzie di stampa – Cavo Dragone, nel suo nuovo ruolo al vertice di tutte le forze armate (dal 5 novembre 2021 n.d.r.), sottolinea che «il vostro futuro di marinai sarà inquadrato in un’ottica interforze che caratterizzerà, sempre più lo strumento militare nazionale. Trattasi già oggi di uno strumento flessibile ed interoperabile, capace di operare trasversalmente in tutti i domini, compreso lo spazio e il cibernetico, moltiplicando così gli effetti e le capacità esprimibili da ogni singola Forza Armata». QUI IL TESTO COMPLETO DEL MESSAGGIO DELL’AMMIRAGLIO CAVO DRAGONE, CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA DIFESA

Per il neo capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, «Livorno e la sua Accademia Navale sono insieme da 140 anni. Non si può nemmeno immaginare l’una senza l’altra». «Sono particolarmente grato alla città di Livorno – prosegue – che ci ha sempre accolto e continua a farlo con affetto, con amicizia, facendoci sentire tutti livornesi». «Fate sempre riferimento – scrive Credendino agli allievi – alla scritta che sovrasta il piazzale: Patria e Onore. Il bene collettivo, la Patria, che rappresenta la ragione ultima della nostra stessa esistenza. E il senso dell’onore, che ognuno di voi dovrà adeguatamente sviluppare e interiorizzare, e che vi consentirà di operare con abnegazione, dedizione, dignità, lealtà, onestà morale, intellettuale e materiale nell’esclusivo superiore interesse del paese, della Patria». QUI IL TESTO COMPLETO DEL MESSAGGIO DELL’AMMIRAGLIO DI SQUADRA CREDENDINO, CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA MARINA.