Osservatore Libero

Aeronautica, lo spadino ai neo allievi 2021 della Scuola Douhet (Foto)

La consegna dello spadino agli allievi del 1° Corso della Scuola Militare Aeronautica Douhet
La consegna dello spadino agli allievi del 1° Corso della Scuola Militare Aeronautica Douhet

FIRENZE – Federico viene da Caserta. Indossa per la prima volta l’uniforme storica dell’Aeronautica Militare e il nuovo fiammante spadino. A 16 anni ha scelto di mettersi in gioco vincendo il concorso di ammissione alla Scuola Militare Aeronautica «Giulio Douhet» di Firenze. Ha una tradizione militare in famiglia, ma non è stata questa la molla che lo ha spinto a questa decisione. «Mi ha interessato l’offerta formativa della Douhet non solo sul piano scolastico, ma anche su quello sportivo, disciplinare e dei valori».

Accanto a lui c’è la coetanea Lucia, da Ancona. «Da quello che ho visto, la Douhet è una scuola che mette molto alla prova, ma ne vale la pena. Un’esperienza che consiglierei a tutti». A differenza degli altri due colleghi, Francesca, da Melfi, ha scelto di iscriversi all’ultimo triennio di liceo classico. «Pensavo di essere più portata per le materie umanistiche, ma qui alla Douhet si impara ad apprezzare anche quelle scientifiche. Il mio futuro? Terminato il liceo, vorrei restare in Aeronautica e concorrere ad entrare in Accademia. Spero di poter fare l’ufficiale medico nella forza armata». 

IL GIORNO DELLO SPADINO

Poche ma chiare battute con tre allievi del 1° anno della Douhet, al termine di uno dei momenti più importanti dei loro primi mesi in Aeronautica. È martedì 7 dicembre, il giorno della consegna dello «spadino», che permette loro di indossare per la prima volta la divisa storica, utilizzata nelle occasioni ufficiali come nei momenti (ancora non troppo frequenti) della libera uscita. Ma soprattutto lo spadino sancisce la definitiva appartenenza alla Scuola e all’Aeronautica Militare. 

Sul fodero è incisa l’Orsa minore con la stella polare, per indicare la mèta per la retta via. Ci sono anche l’elica e l’aquila, simboli dell’Aeronautica Militare, come pure le foglie di quercia, simbolo della forza interiore.

Sono stati 35 gli allievi del 1° anno (2021-2022) della Douhet a ricevere lo spadino dai colleghi «anziani» del Corso Sirio entrati un anno prima. Per dare un nome al loro Corso, le «matricole» dovranno aspettare la primavera. Solo da allora, con la solenne cerimonia del giuramento, apparterranno per sempre ad un Corso  che li accumunerà per tutta la vita, indipendentemente se decideranno di restare nelle Forze Armate o liberamente tornare nella cita civile. 

Lo spadino degli allievi della Douhet (foto archivio OsservatoreLIbero)

LA CERIMONIA

La cerimonia dello spadino, tornata finalmente in presenza con i familiari dopo il lockdown dell’inverno scorso, ha visto la partecipazione di numerose autorità e ospiti, guidate dal prefetto di Firenze Valerio Valenti e, in rappresentanza del sindaco, dal presidente del Consiglio comunale di Firenze Luca Milani. Sono stati accolti dal generale di brigata aerea Urbano Floreani, comandante dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche (Isma) e dal colonnello Davide Rosellini, comandante della Scuola Militare Douhet. 

Nel suo saluto, Floreani ha sottolineato il talento e la motivazione degli allievi della Douhet. «Sono questi gli ingredienti giusti – ha detto – per fare la differenza, per essere rilevanti. Spero che non perdiate questo entusiasmo. Il Paese ha certamente bisogno di voi». (Qui il testo completo dell’intervento del comandante dell’Isma)

Rivolto ai familiari degli allievi, Rosellini ha sottolineato che «sono ragazzi di cui essere fieri, perché hanno operato una scelta coraggiosa: quella di mettersi in gioco, rinunciando alle comodità della vita in famiglia per lanciarsi in una nuova stimolante avventura. La vostra presenza deve rappresentare per loro un incoraggiamento a portare avanti da protagonisti questo percorso di crescita». (Qui il testo completo dell’intervento del comandante della Douhet)

Al termine della cerimonia il cappellano dell’Isma don Salvatore Varavallo ha benedetto i giovani allievi che avevano appena ricevuto lo spadino. È seguita la consegna dagli allievi del 2° anno a quelli del 1° del «librone» che raccoglie le tradizioni della scuola, insieme alla penna d’oca e al compasso simboli rispettivamente del liceo classico e scientifico.

BORSE DI STUDIO

La cerimonia dello spadino è anche l’occasione per la consegna di borse di studio ad allievi della Douhet che si sono particolarmente distinti per merito. 

Ecco i premiati :

GALLERIA FOTO (43 IMMAGINI)

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