Aeronautica, al via l’anno 22-23 degli Istituti di formazione (Foto)

Il generale Luca Goretti con l'ingegner Tommaso Ghidini (Esa) all'inaugurazione dell'anno accademico 22_23 degli Istituti di formazione dell'Aeronautica
Il generale Luca Goretti con l’ingegner Tommaso Ghidini (Esa) all’inaugurazione dell’anno accademico 22_23 degli Istituti di formazione dell’Aeronautica

FIRENZE – L’Aeronautica Militare ha scelto Firenze per l’inaugurazione ufficiale dell’anno accademico dei propri istituti di formazione presenti in Italia. È la prima volta nella storia dell’Arma azzurra, prossima a celebrare nel 2023 i suoi primi 100 anni, che questa cerimonia si svolge al di fuori dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Molto apprezzata la lectio magistralis di Tommaso Ghidini, capo divisione all’Agenzia Spaziale Europea, sul tema «Oltre i confini del nostro mondo: gli alieni siamo noi». 

Nell’aula magna dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche di Firenze, che molti ancora ricordano come la Scuola di Guerra aerea delle Cascine, è intervenuto il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, accompagnata dal capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Luca Goretti e dal comandante delle Scuole/3ª Regione aerea Silvano Frigerio con il comandante dell’Isma Urbano Floreani

Tra le numerose autorità presenti il governatore della Toscana Eugenio Giani, il prefetto di Firenze Valerio Valenti, il presidente del Consiglio comunale di Firenze Luca Milani, i vertici della magistratura fiorentina. Con loro le massime autorità militari nazionali preposte alla formazione del personale nonché i vertici delle Forze Armate e di Polizia presenti in Toscana. Nell’aula magna erano presenti, oltre ai militari in formazione dell’Aeronautica, anche rappresentanti di istituti di Esercito, Marina, Carabinieri, Guardia di Finanza. 

VEDERE L’ALBA DA MARTE

Molto applaudita la lectio magistralis dell’ingegner Tommaso Ghidini, Capo della Divisione di Strutture, Meccanismi e Materiali dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). Gli abbiamo chiesto perché il titolo «Oltre i confini del nostro mondo: gli alieni siamo noi». «Oggi per la prima volta nella storia dell’umanità – ci ha risposto lo scienziato italiano – l’homo sapiens si è costruito le tecnologie non solo per lasciare il proprio mondo – questo lo abbiamo già fatto nel 1969 – ma addirittura per insediarsi in altri mondi. La Luna prima, Marte dopo. Stiamo diventando quindi una specie multiplanetaria. Tutto questo richiede non soltanto salto tecnologico ma un salto ideologico, un salto filosofico. Dobbiamo volerlo». Trentuno i minuti della sua relazione, volati via a velocità interplanetaria, naturalmente a braccio, davanti a un pubblico attentissimo. Ghidini parla di scienza e astronomia con una semplicità disarmante, ma dà anche – indirettamente – una importante lezione di tecnica di comunicazione ai militari più giovani. Parte con un’ammissione, che attira ancora di più l’attenzione. «Volevo entrare in Accademia Aeronautica. Purtroppo non sono riuscito Non ce l’ho fatta per un problema a un occhio, ma oggi eccomi qui». «Oggi vi voglio raccontare di come andare oltre – prosegue – ma non lo si può fare senza sapere cosa di era prima». Dal Big Bang all’apparizione della prima luce nell’universo, «che sta ancora viaggiando nello spazio e che siamo riusciti a fotografare attraverso il satellite Planck». Dalla nascita della via lattea alla «accensione di una stella molto importante per noi: il sole». Per arrivare ai giorni nostri con l’esplorazione della Luna e i programmi su Marte. Ghidini chiude con un augurio ai presenti. «Vedete questa immagine dell’alba? È ripresa da Marte. Vi auguro siate voi un giorno a farci vedere un’alba così, seduti su una panchina di Marte». 

Tommaso Ghidini (Esa) durante la sua lectio magistralis all'Isma di Firenze
Tommaso Ghidini (Esa) durante la sua lectio magistralis all’Isma di Firenze

OBIETTIVO FORMAZIONE

Nel suo intervento in apertura il generale Silvano Frigerio ha tra l’altro sottolineato che nel 2021 sono stati selezionati e incorporati poco meno di 200 ufficiali, quasi 300 marescialli, oltre 800 volontari in ferma prefissata e 48 allievi della Scuola Douhet per le 2 classi di liceo classico e scientifico. «Nei nostri istituti e scuole – ha detto – nell’anno accademico trascorso abbiamo avuto una presenza media di 2500 frequentatori, formandone complessivamente circa 8000, di cui poco meno di 200 stranieri». Rivolto agli allievi delle Scuole dell’Aeronautica presenti all’evento e collegati in streaming, Frigerio ha detto: «Ricordate che siete stati selezionati tra i migliori giovanidel nostro Paese per formarvi a servirlo con onore e professionalità; perciò non mollate mai, ricercate sempre l’eccellenza in quel che fate e, soprattutto, sognate l’impossibile e lo realizzerete!». Qui l’intervento completo del Comandante delle Scuole

Prima di dichiarare ufficialmente aperto l’anno accademico degli Istituti di formazione il generale Luca Goretti ha sottolineato che «la formazione è da considerarsi leva strategica per il cambiamento e la crescita organizzativa. Va pertanto attuata in modo totale rendendo il personale oltreché competente e qualificato anche consapevole del proprio ruolo di professionista». Rivolgendosi a tutti i frequentatori degli istituti di formazione Goretti li ha così esortati: «Non abbiate paura del vostro futuro! Abbiate il coraggio e la forza di guardare oltre la realtà che vi circonda. Abbiate fame di cultura e condivisione di esperienze con quanti vi hanno preceduto e con quelli più anziani di voi. Solo così riuscirete a contrastare in modo flessibile i mutamenti variabili e incerti del tempo». 

Nel suo saluto conclusivo il sottosegretario Isabella Rauti, che ha la delega alla formazione del personale civile e militare della Difesa, ha sottolineato come «occorre oggi pensare il domani, coltivando le qualità necessarie per costruirlo. Un’esigenza per la Difesa e per il Paese ed un dovere per la sicurezza collettiva. È vocazione degli Istituti di formazione dell’Aeronautica militare e della Difesa, preparare il personale a fronteggiare una delle maggiori sfide del nostro tempo: la complessità del mondo in cui viviamo ed i cambiamenti velocissimi che lo condizionano». «L’Aeronautica militare – ha concluso Rauti – ha sempre mantenuto il passo incalzante dello sviluppo tecnologico e del progresso scientifico, presidiando i nuovi domini operativi, primi tra tutti Spazio e Cyber, dove si afferma indiscussa protagonista». 

«GHEREGHEGHEZ»

Dopo la cerimonia momento conviviale anche con la «Calotta» dei giovani ufficiali (sottotenenti e tenenti) dell’Isma. Come tradizione dell’inaugurazione dell’anno in Accademia Aeronautica viene tagliato un lembo della cravatta degli ospiti d’onore. A questo «rito» non si sono certo sottratti né il sottosegretario Isabella Rauti – porgendo in questo caso un foulard – né l’ingegner Ghidini. Il grido storico «GhereGheGhez» con i calici alzati ha quindi sancito la fine dell’evento. 

PREMI E BORSE DI STUDIO

Durante l’evento sono stati consegnati importanti riconoscimenti agli allievi che si sono particolarmente distinti nell’iter di formazione. Ecco i nomi

  • Attestato di Benemerenza dell’Associazione Pionieri dell’Aeronautica: sottotenenti Lorenzo Comelli e Giona Ragnoli, maresciallo di 3ª classe Matteo Gabrieli
  • Premio annuale per l’attitudine militare nelle Accademie: aspirante Amedeo Rossi del Corso Borea VI
  • Premio Tosi (Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Mutilati dell’Aeronautica): sergente pilota Massimo Quacquarelli
  • Premio Benemerenza di Bronzo del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio: aspirante del Corpo Sanitario Michele Lauriola del Corso Borea VI
  • Premio Daga d’Onore: Maresciallo di 3ª classe Giuseppe Pinto
  • Premio Targa d’Onore: aspirante del Ruolo delle Armi Alessia Lentini del Corso Aquila VI e aspirante del Corpo Sanitario Aeronautico Celine Joudioux del Corso Aquila VI;
  • Trofeo Douhet-Mitchell: il premio è stato ritirato, in rappresentanza del gruppo di lavoro vincitore, dal Capitano Matti Nucciarelli, dal Capitano Mirko Tagliamento e dal Capitano Nicola Zanon

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Sandro Addario

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