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Terremoto in Turchia, le immagini dei Vigili del Fuoco italiani

Vigili del Fuoco italiani scavano nelle macerie in Turchia alla ricerca di persone sepolte dal terremoto del 6 febbraio 2023
Vigili del Fuoco italiani scavano nelle macerie in Turchia alla ricerca di persone sepolte dal terremoto del 6 febbraio 2023

FIRENZE – A un giorno dal loro arrivo in Turchia i Vigili del Fuoco italiani hanno già salvato due ragazzi rimasti sepolti sotto le macerie del terremoto ad Antiochia, capoluogo della provincia meridionale di Hatay a poca distanza dal confine con la Siria. Due distinte operazioni di soccorso che hanno entrambe avuto successo oggi mercoledì 8 febbraio. Le hanno effettuate le squadre Usar (Urban Search And Rescue) delle quali fanno parte anche 4 Vigili del Fuoco del Comando di Firenze. 

Una in particolare, a quanto si apprende, è stata particolarmente complessa per raggiungere un giovane di 23 anni bloccato tra le macerie di una palazzina di quattro piani. Nove ore di intervento, disturbate tra l’altro da nuove numerose scosse sismiche di assestamento. 

In questo video le fasi delle lunghe operazioni di salvataggio concluse con un lungo applauso. 

In Turchia vengono impiegate anche unità cinofile per la ricerca di persone disperse, arrivate dall’Italia insieme al contingente di circa 60 Vigili del Fuoco provenienti dalla Toscana e dal Lazio. Presenti anche 11 sanitari e 6 unità del Dipartimento della Protezione civile italiana. Il campo base italiano è stato rapidamente installato nella zona di Antiochia, dopo l’arrivo all’aeroporto di Adana all’alba di martedì 7 febbraio di un C130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa con il contingente italiano. 

Qui l’apprezzamento del governo italiano ai Vigili del Fuoco per il lavoro che stanno svolgendo in Turchia.

SCHEDA : Il terremoto in Turchia e Siria tra il 5 e il 6 febbraio 2023

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AGGIORNAMENTO DEL 12 FEBBRAIO ORE 12

Avvicendamento nel contingente dei Vigili del Fuoco italiani che stanno operando in Turchia nella ricerca di persone sepolte dal tragico terremoto del 6 febbraio. Dopo una settimana di intenso lavoro ad Antiochia, che ha visto il salvataggio di due giovani ancora in vita e il recupero di undici vittime sotto le macerie di un palazzo, il primo team di soccorritori Usar (Urban Search And Rescue è stato avvicendato da un nuovo gruppo di 48 colleghi arrivati da Lazio, Toscana (Pisa e Massa Carrara), Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Veneto. Tra loro alcune unità cinofile. 

Dopo un briefing di “scambio delle consegne” il primo contingente Usar è ripartito per l’Italia dallo scalo di Adana nel sud della Turchia. Destinazione Roma e Pisa, dove l’arrivo è previsto nella notte tra domenica 12 e lunedì 13 febbraio. 

L’Onu ha intanto affidato ai Vigili del Fuoco italiani il coordinamento dei soccorsi nella città di Antiochia. Sono 12 oltre all’Italia i team di soccorritori Usar che operano in città. Provengono da Cina, Gran Bretagna, Serbia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Oman, Hong Kong, Sud Africa, Slovacchia, Grecia, Argentina e Bahrain. «È il riconoscimento dell’impegno costante che il Corpo nazionale svolge da sempre in scenari emergenziali in Italia e all’estero, distinguendosi per l’elevata specializzazione e la professionalità». Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha commentato con soddisfazione la decisione delle Nazioni Unite. 

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