Emergenza migranti, il prefetto Valenti commissario straordinario

Il prefetto Valerio Valenti, neo commissario per l'emergenza migranti
Il prefetto Valerio Valenti, neo commissario per l’emergenza migranti

ROMA – Valerio Valenti, già prefetto di Firenze e da tre mesi capo del Dipartimento Libertà civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno, è il nuovo Commissario delegato per lo stato di emergenza per i migranti. Lo ha designato il 16 aprile il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, firmando l’ordinanza 984, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. È la conseguenza della decisione del Consiglio dei Ministri dell’11 aprile, che ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza sull’intero territorio nazionale, per sei mesi, in relazione all’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo.

COMPITI E OBIETTIVI

A quanto si apprende, il prefetto Valenti dovrà gestire il sistema di accoglienza di migranti in 14 Regioni e nelle Province autonome di Trento e Bolzano.  Si tratta di Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia. Restano (per ora) fuori Emilia Romagna, Toscana, Campania e Puglia, che non hanno accettato il commissariamento delle proprie competenze da parte del governo.

In particolare Valenti e la sua struttura dovranno coordinare le attività che favoriscano l’ampliamento della capacità delle strutture di accoglienza sul territorio nazionale, coinvolgendo i vari enti locali interessati. Questo anche allo scopo di realizzare nuove strutture, adeguate sia alle esigenze di accoglienza sia a quelle di riconoscimento e rimpatrio dei migranti che non hanno i requisiti per la permanenza sul territorio nazionale. Dovranno essere anche individuate le migliori soluzioni per assicurare un servizio continuativo di trasporto marittimo e aereo dagli hotspot ai territori. 

La struttura commissariale per l’emergenza dovrebbe avere la durata (iniziale) di sei mesi. Da subito è stata dotata di un fondo di 5 milioni per gli interventi più urgenti, «nelle more – come indicato dal Consiglio dei Ministri – della valutazione delle effettive esigenze finanziarie». 

UN CPR IN TOSCANA ?

Un mese prima della sua partenza da Firenze per il nuovo incarico alla guida del Dipartimento Immigrazione del Viminale, il prefetto Valenti aveva convocato a Firenze la «Conferenza regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza». Era il 1 dicembre 2022. Tra i presenti il Governatore della Toscana Eugenio Giani, il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni (sindaco di Prato), il sindaco di Firenze Dario Nardella. Valenti propose, riscuotendo in quella sede unanime assenso, di valutare la creazione anche in Toscana di un Cpr – Centro di permanenza per i rimpatri – come altri già presenti in Italia. 

VIDEO: Qui le dichiarazioni del prefetto Valenti e dei sindaci Nardella e Biffoni, al termine di quella riunione del 1 dicembre a Firenze

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28 ott 2021

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Sandro Addario

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