Osservatore Libero

Esercito, Quarto alla «Vittorio Veneto» prossimo comando Nato

Generali di divisione (da sin) Michele Risi e Massimiliano Quarto
Generali di divisione (da sin) Michele Risi e Massimiliano Quarto

FIRENZE – Il generale di divisione Massimiliano Quarto ha assunto il comando della Divisione Vittorio Veneto, che ha sede a Firenze. È l’unità dell’Esercito italiano avviata alla riconfigurazione in «Multinational Division South» della Nato, un comando da inserire nella Nato Force Structure (NFS). Manca ancora il definitivo segnale verde da parte dei vertici politico militari dell’Alleanza Atlantica, ma, a quanto si apprende, è solo questione di quando e non più di se. 

Il generale Quarto (51 anni di Pordenone, ufficiale di Cavalleria) subentra al generale di divisione Michele Risi (Alpini), da appena otto mesi a Firenze e ora chiamato a Roma a svolgere il delicato incarico di Vice Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa Guido Crosetto. La cerimonia di cambio di comando si è svolta venerdì 9 giugno davanti al generale di corpo d’armata Giovanni Fungo attuale Comandante del Comfoter Coe, da cui ad oggi dipende la Vittorio Veneto. 

LA VITTORIO VENETO E FIRENZE

La decisione di scegliere Firenze come sede di un comando Nato comporterà un programma di investimenti strutturali all’interno della Caserma Predieri di Rovezzano (un tempo sede di diversi comandi tra cui l’Eurofor). È lì che  sorgerà il nuovo Quartier generale Nato su un’area di oltre 10 mila mq. che – come è stato detto al cambio del comando – ospiterà 100 uffici, 4 sale di conferenza, con 7 aree diverse secondo la classifica di segretezza. 

Il legame tra la «Vittorio Veneto» e Firenze è rinforzato anche dalla presenza dal dipendente 78° Reparto Comando e Supporti Tattici «Lupi di Toscana», presso la Caserma Perotti a Coverciano, erede della celebre omonimo Reggimento un tempo a Scandicci e sciolto nel 2008. Questa unità ha contribuito anche al sistema sicurezza di Firenze, partecipando all’operazione «Strade sicure» di sorveglianza e controllo delle aree più sensibili della città. 

COSA FA LA VITTORIO VENETO

Sempre più frequenti le attività addestrative della Divisione Vittorio Veneto, che ha già ottenuto nel 2022 la Initial Operation Capability (IOC) e che sta svolgendo ulteriori preparazioni per consentire di condurre operazioni in ambito «articolo 5» della Nato, a difesa dei paesi membri dell’Alleanza atlantica. Da Firenze, o da qualunque altro scenario dove si può rapidamente allestire un posto di comando tattico, potranno essere emanati ordini operativi alle varie unità Nato impegnate sul terreno «accettando la sfida – come ha detto il generale Risi nel suo saluto – di essere, come comando, vicini virtualmente ma dispersi geograficamente».

Dopo il generale Quarto, che ha ringraziato i vertici della Forza armata per il nuovo importante incarico assegnatogli, il generale Fungo ha sottolineato come «qui si fa il futuro, ci si prepara a fronteggiare minacce non solo fisiche ma anche cibernetiche. Occorre avere addestramento, motivazione e amore per la propria Patria, tre fattori di cui questo Comando di Divisione è ampiamente dotato». 

CHI È IL GENERALE QUARTO

Il generale Massimiliano Quarto, neo comandante della Divisione Vittorio Veneto, ha frequentato la Scuola Militare Nunziatella nel triennio 1986-89 e successivamente il 171° corso «Fede» dell’Accademia militare di Modena. Proviene da Roma dove da ultimo ha ricoperto l’incarico di Vice Capo Ufficio Generale Pianificazione Programmazione e Bilancio dello Stato Maggiore della Difesa. In precedenza è stato, tra l’altro, Comandante della Brigata Bersaglieri ‘Garibaldi’ tra il 2020 e il 2022, nonchè Comandante del Reggimento ‘Nizza Cavalleria’ tra il 2014 e il 2016. Qui il suo curriculum completo.

La cerimonia del cambio di comando è stata presieduta dal generale Giovanni Fungo (al centro)

Il futuro assetto della Vittorio Veneto in ambito Nato

AGGIORNAMENTO DEL 16 GIUGNO 2023

«Preoccupazione» per il programma di riconfigurazione in Multinational Division South Nato dell’attuale Divisione Vittorio Veneto, ospitata nella Caserma Predieri di Firenze, viene espressa dalla «Rete Democratica Fiorentina» in una nota stampa diffusa venerdì 16 giugno tramite l’Arci Firenze. 

«Questa riqualificazione della caserma Predieri, in un contesto geopolitico estremamente pericoloso e dove la Nato è impegnata in molteplici contesti bellici ci preoccupa molto» si legge nella nota, condivisa da Anpi Firenze, Arci Firenze, Associazione dei senegalesi Firenze e circondario, Centro sociale evangelico di Firenze, Cgil Firenze, Giuristi Democratici di Firenze, Libertà e Giustizia Firenze, Rete degli studenti medi di Firenze. «Proprio in questi giorni – prosegue il comunicato – si rincorrono le dichiarazioni di alcuni Paesi della Nato che si sono resi disponibili a schierare le truppe in Ucraina, fatto che automaticamente aumenterebbe il rischio di una guerra su vasta scala e che potrebbe far scattare l’applicazione dell’articolo 5 della Nato». «Evidentemente – scrive la Rete Democratica Fiorentina – qualora una di queste situazioni degenerasse, il futuro Multinational Division South della Nato avrebbe un’importanza tattico-strategica enorme, portandolo ad essere uno dei principali obiettivi militari di un conflitto che veda il coinvolgimento della Nato». 

«Rimaniamo profondamente stupiti – conclude la nota – che si sia pensato di inserire un comando Nato in un contesto con una forte presenza civile ed abitativa e che lo si sia fatto senza alcuna partecipazione o consultazione della cittadinanza. (…) Crediamo che le istituzioni cittadine, regionali e nazionali debbano dare maggiori informazioni e risposte ai legittimi dubbi dei cittadini». 

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