«Il mondo al contrario», il libro denuncia del generale Vannacci

Autore del libro "Il mondo al contrario" (2023) è il generale Roberto Vannacci
Autore del libro “Il mondo al contrario” (2023) è il generale Roberto Vannacci

FIRENZE – Si chiama «Il mondo al contrario». È un libro appena uscito nell’agosto 2023 che farà discutere. Non tanto per le opinioni espresse dall’autore, che come tali sono soggettive ma pur sempre legittime. Farà discutere perché chi lo firma è Roberto Vannacci, giovane (54 anni) generale di divisione dell’Esercito in servizio. Non capita tutti i giorni che un militare di carriera prenda carta e penna e – pur a titolo personale – denunci quello che, a suo parere, è il malessere della società contemporanea. Quella italiana in particolare. Dove le parole ‘normalità’ e ‘buonsenso’ sembrano continuare a perdere terreno. Il «contrario» di quello che dovrebbe essere. 

IN PRIMA LINEA

Vannacci è da meno di due mesi Comandante dell’Istituto Geografico Militare, l’ente cartografico dello Stato che ha sede a Firenze da oltre 150 anni. Alle sue spalle una carriera da incursore paracadutista nelle Forze Speciali della Difesa, che lo ha visto in prima linea nei teatri operativi più impegnativi. Dalla guida della Task Force 45 in Afghanistan, al comando del 9° Reggimento Col Moschin e quindi della stessa Brigata Paracadutisti Folgore di Livorno. Un’esperienza «maturata in luoghi lontani ed abbandonati e in circostanze dove i millisecondi per prendere decisioni, spesso drastiche, fanno la differenza» scrive il generale.

Torniamo al libro «Il mondo al contrario». «Quest’opera rappresenta una forma di libera manifestazione del pensiero ed espressione delle personali opinioni dell’autore – premette lo stesso – e non interpreta posizioni istituzionali o attribuibili ad altre organizzazioni statali e governative».

Roberto Vannacci, Generale di Divisione dell'Esercito
Roberto Vannacci, Generale di Divisione dell’Esercito (foto @osservatorelibero.it)

AL CONTRARIO DI COSA? 

La prima domanda spontanea del lettore è certamente: «Il mondo al contrario? Di cosa?». «Del Buonsenso, del sentire comune – risponde l’autore nel primo capitolo – della tanto odiata normalità che si oppone all’ormai estrema percezione soggettiva del giudizio e della realtà. La parola normalità ha addirittura assunto un’accezione negativa». 

«La cosiddetta ‘correttezza politica’ – prosegue Vannacci – penetra ogni ambito e ogni situazione. In nome della più estesa inclusività dobbiamo rifuggire qualsiasi atteggiamento che possa creare uno ‘svantaggio percepito’ nei confronti di determinate categorie di persone, spesso in acuta minoranza all’interno della collettività, pena l’essere apostrofati quali istigatori dell’odio, razzisti, omofobi conservatori e, pertanto, pericolosi asociali». 

Il generale Vannacci le sue idee non le manda a dire. «Basta aprire quella serratura di sicurezza a cinque mandate che una minoranza di delinquenti ci ha imposto di montare sul nostro portone di casa, per inoltrarci in una città in cui un’altra minoranza di maleducati graffitari imbratta muri e monumenti. Sperando poi di non incappare in una manifestazione di un’ulteriore minoranza che, per lottare contro una vaticinata apocalisse climatica e contro i provvedimenti già presi e stabiliti dalla maggioranza, blocca il traffico e crea disagio all’intera collettività». 

Significativi i titoli dei capitoli de «Il mondo al contrario». Il Buonsenso. L’ambientalismo. L’energia. La società multiculturale e multietnica. La sicurezza e la legittima difesa. La casa.
La famiglia. La Patria. Il pianeta lgbtq. Le tasse. La nuova città. L’animalismo
. Molti lettori vi ritroveranno le proprie opinioni, altri dissentiranno. Pubblicamente o con l’arma più frequente: l’indifferenza. Ma questo l’autore lo sa bene in partenza. 

ASSALTO ALLA NORMALITÀ

La sintesi? Stiamo assistendo secondo Vannacci a «un vero e proprio assalto alla normalità che, in nome delle minoranze che non vi si inquadrano, dev’essere distrutta, abolita, squalificata facendo in modo che il marginale prevalga sulla norma generale e sul consueto». 

In presenza peraltro di una «maggioranza silenziosa che non si esprime, che forse non ne ha più la voglia, che non trova il modo di far valere le proprie opinioni e che, spesso, viene sopraffatta di chi maggioranza non è». Traduzione, postergata di quasi due secoli, del celebre passo manzoniano dove si cita proprio il Buonsenso. Che c’era «ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune». 

CHI È ROBERTO VANNACCI?  

IL LIBRO

  • Roberto Vannacci 
  • IL MONDO AL CONTRARIO 
  • ASIN: ‎ B0CF4BJN3D
  • Editore: ‎ Independently published (10 agosto 2023) con Amazon (Autoedizione)
  • Lingua: ‎ Italiano
  • Copertina flessibile: ‎ 373 pagine
  • ISBN-13: ‎ 979-8854698795
  • Link: https://amzn.eu/d/dBgol64

AGGIORNAMENTO 18 AGOSTO 2023 ORE 15.00

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Sandro Addario

Sandro Addario

Commenti (12)

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    Roberto Pirzio-Biroli

    |

    Condivido in pieno ,una voce che non ha paura di essere normale ,grazie .

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    riccardo

    |

    Il mio parere è che il generale Vannacci abbia espresso concetti che difficilmente possano essere negati da chi vuole comunicare liberamente ciò che pensa, seppure alcuni concetti siano stati enunciati con una certa asprezza. Ma l’ipocrisia è uno dei mali peggiori dell’umanità e dunque tutti devono fingere di allinearsi al politicamente corretto e lasciarsi imporre un’ideologia di massa sotto l’impronta chiara del pensiero di sinistra. Quel che fa specie è che un governo cosiddetto di destra, addirittura per voce del Ministro della Difesa, definisca farneticanti le parole contenute nel libro del generale.

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    Vincenzo Meleca

    |

    Povero Vannacci! sarà messo alla gogna per aver avuto il coraggio di dire la semplice verità! Non ne possiamo più di “politicamente corretto” e di tutto ciò che ne discende. Basti vedere cosa sta succedendo al Vescovo di Sanremo per aver detto anche lui la semplice verità, e cioè che , quanto accaduto durante i funerali della Murgia non è compatibile con la dottrina cattolica!!!!

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      Giovanni

      |

      Ebbasta con questa dottrina cattolica… Siamo nel 2023 non nel medioevo. La religione crea solo disagio tra le persone.. svegliatevi

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        Alberto Marucchi

        |

        (In risposta a Giovanni): Fa pensare chi come lei commenta contro la religione e quindi punta il dito contro una categoria mentre chiede la tutela di altre categorie. Grazie per averci dimostrato quanto sia vera e presente la dissonanza di cui parla il generale.

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    Giovanni

    |

    Gli va bene che c’è la libertà d’espressione ma spero che lo mettano presto in pensione perché non è degno di rappresentare le nostre forze armate

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    Saul

    |

    Farneticanti forse perché lo sono? O anche Crosetto è tacciabile di ragionare al contrario?
    Vede, gentile Riccardo, il mondo descritto dal generale (che tra l’altro si esprirme come fosse John Wick mentre uccide il cattivone di turno, ma quello è spettacolo, il generale invece sembra confondere con la vita reale) è circoscritto al piccolo ambito che lui percepisce (la caserma, la sua famiglia, i commilitoni e poco altro) e che anche Lei probabilmente sente propri.
    Ma non è l’unico mondo, basta guardarsi intorno (è sufficiente internet ormai) per capire che le relazioni umane non sono uguali ovunque, che i modelli di vita sono diversi e che a volte cambiano nel tempo. E che la cosa che veramente conta, l’unica, è il rispetto dell’altro. Naturalmente senza prevaricare nessuno.
    Mi stia bene

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    FlyingSoul

    |

    Sono anni che dico queste cose e, quando arrivai al punto di rottura, decisi di emigrare in un paese più “normale” cioè ovunque non fosse “occidente”.
    Se anche un generale dell’esercito arriva ad esporsi in questo modo, allora davvero la situazione è drammatica.

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    roberto

    |

    Io sono stato solo un caporale di leva ma ho fatto un giuramento che suona così «Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina e onore tutti i doveri del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere istituzioni», quindi, quelli che il Generale disprezza, donne, omosessuali, persone che democraticamente manifestano, persone che scioperano, le minoranze che esistono nel nostro Paese, sono proprio le persone che ha giurato di difendere e che la democrazia e la Costituzione proteggono. Onori il suo giuramento ed eviti, se può, di parlare di cose che non capisce (nonostante le 3 lauree) che ci fa più bella figura.

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    Armex group

    |

    Criticare un testo senza averlo letto, non appare coerente. Occorre una attenta rilettura dell’opera, comunque non ho visto riferimenti diretti alle FF.AA.
    Il libro credo diventerà un best seller

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    Rino De Giorgio

    |

    Conto di acquistare e di leggere con calma il libro. Da quanto ho sentito le riflessioni di Roberto Vannacci sembrano coerenti con un mondo più naturale.

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    Stefano

    |

    Credo che questa ansia di definire cosa sia normale e cosa no derivi dalla paura inconscia di non esserlo. Gli omosessuali non sono la maggioranza, e allora? Dove sta il problema? Non possiamo considerarli persone uguali a noi? Veramente vogliamo rivendicare il diritto ad insultarli chiamandoli ‘froci’? Non credo ai miei occhi, speravo che momenti simili non dovessero tornare mai più.

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