Insediato a Firenze il nuovo procuratore capo Filippo Spiezia

Filippo Spiezia, nuovo Procuratore Capo della Repubblica a Firenze
Filippo Spiezia, nuovo Procuratore Capo della Repubblica a Firenze

FIRENZE – Molto gremita l’aula 28 del Palazzo di Giustizia di Firenze per l’insediamento del nuovo procuratore capo della Repubblica Filippo Spiezia. È martedì 3 ottobre. La cerimonia è aperta dalla  presidente del Tribunale di Firenze, Marilena Rizzo, che legge il dispositivo di nomina e saluta, a nome della magistratura fiorentina, il neo procuratore Spiezia. Quest’ultimo subentra a Giuseppe Creazzo(presente all’insediamento del successore) che ha lasciato l’incarico nel giugno 2022. 

Nelle prime file, oltre al procuratore aggiunto Luca Turco che siede accanto a Spiezia, ci sono – tra gli altri – il prossimo Procuratore Generale di Firenze Ettore Squillace Greco (ad oggi ancora procuratore capo a Livorno), il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, il generale della Guardia di Finanza Michele Carbone direttore della Dia. 

Dopo la breve ma solenne cerimonia protocollare, l’evento si sposta nel nuovissimo auditorium al 3° piano del Palazzo di Giustizia. È il momento della presentazione ufficiale del nuovo procuratore capo alle autorità fiorentine, tra le quali il sindaco Dario Nardella e i vertici delle Forze dell’ordine. 

Indirizzi di saluto al dottor Spiezia sono rivolti, oltre che dalla presidente Rizzo, dal procuratore Melillo, dall’avvocato generale Fabio Origlio, dal presidente dell’ordine degli avvocati Sergio Paparo

MAZZOTTA: «c’è bisogno di serenità»

Prima di loro interviene il procuratore aggiunto Gabriele Mazzotta che sottolinea come nella procura fiorentina «c’è bisogno di serenità». «Sarebbe sufficiente sfogliare i quotidiani dei più recenti anni – evidenzia Mazzotta – per rilevare come la procura della Repubblica di Firenze (facendo ovviamente salvo illegittimo esercizio di critica ogni decisione iniziativa giudiziaria, purché svolto nelle dovute forme continenti) sia stata resa oggetto di aspre accuse se non di vere proprie contumelie, indirizzate a taluni colleghi, in definitiva colpevoli solo per avere, in adempimento del proprio dovere, esercitato l’azione penale, operando fisiologiche scelte processuali». «La comunità – prosegue il procuratore aggiunto – non trae alcun beneficio dalla scompostezza demolitrice degli uffici pubblici sui quali la Repubblica esercita il proprio non facile cammino, per l’affermazione dei diritti e per l’adempimento dei doveri primariamente scolpiti nella carta costituzionale». 

SPIEZIA: «LA MIA IDEA DI PROCURA»

A conclusione il saluto e il ringraziamento agli intervenuti da parte del nuovo procuratore capo Spiezia. «Noi abbiamo bisogno di recuperare alla nostra azione quotidiana – sottolinea tra l’altro – un tasso di riserbo, di moderazione e di direi soprattutto di rispetto di parametri deontologici. Solo questo consentirà anche di recuperare il rapporto di fiducia con la gente, con la nostra comunità, che in qualche modo risulta incrinato. La mia idea di procura è esattamente questa. Una procura costruita sulla ampia collaborazione e sulla condivisione della progettualità. Una procura che sappia guardare avanti». 

Napoletano, Filippo Spiezia è stato per 17 anni sostituto procuratore a Salerno, per poi passare alla Direzione distrettuale antimafia. È stato in seguito pubblico ministero alla Procura nazionale antimafia, dove ha coordinato il settore internazionale. Dal 2015 è membro nazionale per l’Italia di Eurojust, l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale di cui è stato anche vicepresidente dal 2017 al 2020. 

Un momento della cerimonia di insediamento del procuratore Filippo Spiezia a Firenze
Un momento della cerimonia di insediamento del procuratore Filippo Spiezia a Firenze
Sandro Addario

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