Qui Nave Vespucci sulle rotte di Amerigo in Sud America (VIDEO)

Nave Vespucci mentre lascia Rio de Janeiro diretta in Argentina
Nave Vespucci mentre lascia Rio de Janeiro diretta in Argentina

OCEANO ATLANTICO DEL SUD – Non fa sconti a nessuno la «sveglia equipaggio» alle 7 di mattina a bordo di Nave Vespucci, attualmente in Sud America proprio sulle rotte del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci. 500 anni dopo. Siamo nella plancia di comando del veliero nave scuola della Marina militare, dove l’altoparlante riecheggia la sveglia in tutti i comparti dell’unità. Una città navigante con circa 250 marinai si anima rapidamente. Chi è stato di guardia nell’impegnativo turno dalle 4 alle 8 di mattina non vede comprensibilmente l’ora di dare il cambio ad altre squadre. Tutti pronti però a partecipare all’assemblea del personale, dove puntualmente alle 8,30 il Comandante Giuseppe Lai o il suo Secondo Tommaso Faraldo forniscono all’equipaggio istruzioni e raccomandazioni per la giornata. Pochi minuti, di norma, cui seguono «mini» assemblee dei singoli reparti dove c’è uno scambio più diretto tra il personale e i rispettivi capi servizio.


Comincia così la lunga giornata a bordo di Nave Vespucci impegnata nel Giro del mondo 2023-2025. Già programmato per il 2020 è stato poi rimandato per la pandemia Covid. Due le campagne estive a bordo per gli allievi ufficiali del 1° anno dell’Accademia Navale, soste in 30 porti di 28 paesi a rappresentare il made in Italy, una presenza militare italiana nei mari di tutto il mondo.


Questa in sintesi la multi missione di Nave Vespucci, che, lasciato il porto di Rio de Janeiro il 26 ottobre, si sta dirigendo verso quello argentino di La Plata. Sarà il capolinea della prima tappa, che ha visto il Vespucci navigare dall’Italia fino al sud America. Un itinerario che aveva percorso «appena» 71 anni fa nell’estate 1952. La sosta in Argentina durerà alcuni mesi fino alla primavera 2024, il tempo necessario per l’annuale manutenzione ordinaria, che normalmente si svolge in inverno a La Spezia. Questa volta succederà il contrario, durante l’estate argentina, prima di riprendere il mare per doppiare – per la prima volta negli oltre 90 anni di vita del Vespucci – la punta sud del continente americano e risalirlo quasi tutto fino a Los Angeles. Da lì l’ammiraglia delle navi scuola italiane raggiungerà le Hawaii e quindi il Giappone. Qui tutto il programma del giro del mondo che terminerà a La Spezia nel febbraio 2025.

LA GIORNATA DELL’EQUIPAGGIO


Ma torniamo a bordo e seguiamo la giornata dell’equipaggio. Dopo l’assemblea del personale ha inizio il «posto di lavaggio» delle aree comuni e dei cosiddetti luoghi di vita. Attività indispensabile su ogni nave ma in particolare sul Vespucci dove ogni ambiente è un pezzo di storia marinaresca.


Le attività a bordo procedono senza sosta. Dai circa 100 nocchieri che – sotto la guida del capitano di corvetta Marco Peruzzo e del nostromo Luca Zanetti con il suo staff – presidiano 24 ore su 24 i ponti e le alberature, pronti a intervenire – anche di notte se necessario – sul governo delle 25 vele e sfruttare ogni opportunità di vento favorevole. Tutto naturalmente a mano, utilizzando gli oltre 30 chilometri di cime di manovra, che vengono regolarmente sostituite ogni anno.


Attività non stop anche nel Servizio Operazioni, diretto dal capitano di corvetta Biagio Tomarchio, che si occupa principalmente di navigazione, meteorologia e telecomunicazioni. Il Servizio sistema nave, agli ordini del tenente di vascello Virgilio Baldassarre assicura invece 24 ore su 24 la conduzione dell’apparato motore e di quelli ausiliari di produzione di energia elettrica e di dissalazione dell’acqua per renderla potabile. E naturalmente il mantenimento dell’efficienza dello scafo.


Non meno strategico è il Servizio amministrativo logistico, diretto dal tenente di vascello Carlotta Ceola, il Commissario di bordo. Vi fa capo, tra l’altro, la cucina della nave che lavora senza soste per assicurare centinaia di pasti quotidiani all’equipaggio. Differenti ogni giorno e di buona qualità perché il benessere del personale passa anche attraverso la mensa. Classico e attesissimo appuntamento è poi la pizza a mezzanotte, di norma destinato a chi opera nei turni notturni, ma poi di fatto esteso a tutti coloro che ne fanno richiesta. Delicato incarico è quello del Servizio dettaglio, diretto dal tenente di vascello Giuseppe D’Amato, al quale è affidata la gestione dei servizi giornalieri dell’unità nonché le pratiche riguardanti il personale imbarcato.


Non manca naturalmente la componente sanitaria (raggiungibile 24 ore su 24, non a caso, al numero interno 118) diretta dal dottor Marco Negri, un chirurgo ospedaliero richiamato dalla riserva selezionata della Marina. L’infermeria del Vespucci è composta da 12 persone, tra cui un medico anestesista, uno specialista in medicina generale, coadiuvati da un odontoiatra e uno specialista psicologo. È questa una figura professionale recentemente introdotta a bordo delle navi della Marina, di particolare utilità specie nel caso di lunghe navigazioni dove lo stress psicofisico rappresenta una sfida particolarmente impegnativa.


NON SI TIMBRA IL CARTELLINO


Dopo i due turni di mensa meridiani le attività interne proseguono nel pomeriggio fino al termine esigenza. Come dire: non si timbra il cartellino alle 17 e si torna a casa. Dopo però chi non è di guardia può trovare il tempo per attività sportive (in palestra o sui ponti) che distraggono la mente e tengono in esercizio il corpo. Tanto più in navigazione dove il segnale Internet non arriva se non per limitate esigenze di servizio e i messaggi WhatsApp, come pure l’accesso ai social, sono solo una chimera in attesa del prossimo porto.


AMMAINABANDIERA AL TRAMONTO


Appuntamento quotidiano al tramonto è il segnale di ammainabandiera, seguito sugli attenti da tutto l’equipaggio in coperta. Quando la nave è in porto viene solennemente ammainata la grande bandiera tricolore della Marina, issata a poppa la mattina alle 8. In navigazione invece, non potendo la nave restare priva di vessillo dello Stato di appartenenza, una bandiera più piccola issata sul picco di mezzana (a poppa n.d.r.) viene simbolicamente ammainata, ma subito dopo rialzata per le successive 24 ore per testimoniare la nazionalità della nave. Durante la cerimonia della sera in navigazione, viene per tradizione letta all’altoparlante la motivazione del conferimento della medaglia al valor militare alla memoria di un marinaio. In alcune occasioni la cerimonia dell’ammainabandiera si svolge in forma solenne, presenziata dal comandante con tutto l’equipaggio schierato sul cassero, la zona poppiera della nave.


LA CAMPANA DI NOTTE


La notte su Nave Vespucci ha un volto del tutto particolare. La guardia sui ponti è assicurata dalle squadre di nocchieri. Un marinaio sta di vedetta a prora per due turni di quattro ore. Ogni mezz’ora, per segnare il tempo, viene suonata una campana. Un solo rintocco ai primi 30 minuti e quindi progressivamente fino a otto rintocchi che sanciscono la fine delle quattro ore del turno. Una tradizione che si perpetua nel tempo. La vita marinaresca è anche questo.

LA GIORNATA SU NAVE VESPUCCI – VIDEO

GALLERIA IMMAGINI

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Il Nostromo di Nave Vespucci Luca Zanetti

Sandro Addario

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