Firenze, folla alla scopertura della targa per Carlo Barducci (VIDEO)

La scopertura della targa in via Strozzi a Firenze in memoria del gioielliere Carlo Barducci, ucciso nel 1992 durante una rapina (Foto Comune di Firenze Ufficio Stampa CGE FOTOGIORNALISMO)
La scopertura della targa in via Strozzi a La scopertura della targa in via Strozzi a Firenze in memoria del gioielliere Carlo Barducci, ucciso nel 1992 durante una rapina (Foto Comune di Firenze Ufficio Stampa CGE FOTOGIORNALISMO)

FIRENZE – «La cosa che mi ha particolarmente toccata è stato vedere così tanta gente ritrovarsi spontaneamente in via Strozzi per ricordare la memoria di Carlo a distanza di 31 anni». È il commento a caldo di Teresa Pagano, la vedova del gioielliere Carlo Barducci ucciso durante un tentativo di rapina nel suo negozio il 20 dicembre 1992. «Ho rivisto non solo gli amici più stretti di oggi e di allora, ma anche inaspettatamente numerosi commercianti e operatori del centro storico che non si sono dimenticati della figura di Carlo». 

Sono passati trentuno anni da quella tragica domenica di sangue. Mercoledì 20 dicembre 2023 la famiglia e il Comune di Firenze, presente il Gonfalone della Città con il sindaco Dario Nardella e l’assessore alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani, hanno inaugurato una targa di marmo ben visibile nel marciapiede di via degli Strozzi 20r dove aveva sede la storica Gioielleria Barducci. Questo il testo: «Il 20 dicembre 1992 in questo luogo fu ucciso un uomo buono. Carlo Barducci, gioielliere, medaglia d’oro al valor civile. Mirabile esempio di grande coraggio e sprezzo del pericolo. La famiglia Barducci e il Comune di Firenze posero nell’anno 2023». 

Carlo Barducci
Carlo Barducci

IL FATTO

È invece del 1994, due anni dopo il tragico evento, la concessione della medaglia d’oro al valor civile alla memoria. «Con pronta determinazione ed incurante del grave rischio personale – recita la motivazione – si opponeva reiteratamente a un tentativo di rapina posto in essere da due malviventi, penetrati nella gioielleria di sua proprietà. Fatto segno da due colpi di arma da fuoco, rimaneva ferito mortalmente. Mirabile esempio di grande coraggio e sprezzo del pericolo, spinti fino all’estremo sacrificio». 

Quattro i componenti della banda di rapinatori. Tutti successivamente arrestati dalla Polizia e condannati. Quindi assolti e poi condannati definitivamente. Una lunga odissea giudiziaria anche per la famiglia Barducci. Uno degli imputati nel frattempo viene trovato morto in Croazia. Oggi gli altri hanno saldato – come si direbbe – il loro debito verso la giustizia. Non è dato di sapere se lo abbiano saldato anche verso le loro coscienze. 

IL RICORDO

«La vicenda di Carlo Barducci – ha detto il sindaco Nardella – ci serve, soprattutto, per coltivare i valori della legalità e della coesione in una comunità, dove la risposta non dovrebbe mai essere quella estrema di Barducci». «Non vogliamo vivere in una società – ha aggiunto – dove le persone sono costrette a difendersi da sole. Noi vogliamo vivere in una società dove i valori della legalità devono essere rispettati da tutti, senza differenza di ceto sociale, di colore della pelle, di origine, e devono essere garantiti dallo Stato. L’esempio drammatico di Barducci ci serve proprio a ricordare che non devono esserci altri casi come questo e che lo Stato deve garantire la sicurezza, la tranquillità e la vivibilità delle città e delle comunità». «Abbiamo un dovere di amore, gratitudine e di senso riconoscenza – ha concluso Nardella- verso esperienze di vita bellissime come quelle della famiglia Barducci. Una famiglia fiorentina. Una famiglia di noi».    

IL VIDEO DELLA CERIMONIA

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Sandro Addario

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