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Buona Pasqua 2024 da Nave Vespucci nello stretto di Magellano

Una suggestiva immagine da Nave Vespucci in navigazione lungo le rotte di Magellano in Sud America (Foto MM)
Una suggestiva immagine da Nave Vespucci in navigazione lungo le rotte di Magellano in Sud America (Foto MM)

STRETTO DI MAGELLANO (Cile) – Una Pasqua ai confini del mondo quella di oggi 31 marzo per l’equipaggio di Nave Vespucci, che sta navigando lungo lo Stretto di Magellano, all’estremo lembo sud del continente americano. Domani, per Pasquetta, arriverà a Punta Arenas in Cile, nel cuore della Patagonia meridionale. Con la Terra del Fuoco è il confine abitato più a sud della Terra. Ancora un migliaio di chilometri ed è già Antartide. 

Punta Arenas è una tappa significativa per Nave Vespucci, durante il giro del mondo 2023-2025, prima di affrontare l’insidioso ma suggestivo «passaggio a ovest» tra l’oceano Atlantico e il Pacifico. Cinque secoli dopo Ferdinando Magellano. Uno dei tratti di mare più impegnativi del pianeta. «Di norma al mare si deve sempre dare del Lei, ma qui se serve occorrerà anche sapergli dare del Voi» commenta da bordo il capitano di vascello Giuseppe Lai, comandante del Vespucci. 

Comandante Lai, per la prima volta nella sua storia il Vespucci sta per doppiare la punta sud del continente americano. Un evento storico. 

Confermo. Ed è anche un evento raro per una nave militare italiana. Gli ultimi a transitare per queste acque furono il Caccia Lanciamissili Durand de la Penne e il Pattugliatore di squadra Bersagliere durante la loro campagna di periplo del mondo nel 1996-97. Ora è il momento del Vespucci, quasi 30 anni dopo. 

Come procede la navigazione? 

Regolarmente. Dopo aver lasciato Buenos Aires il 21 marzo, siamo via via «saliti» di latitudine sud. Ora siamo a 52° (latitudine paragonabile all’Alaska nell’emisfero settentrionale n.d.r.). Le temperature sono scese drasticamente a livelli invernali  (7-10°) contro i 25° di media che abbiamo avuto a Buenos Aires.  

Insomma non si suda …

Non direi proprio. In contropartita al momento abbiamo un bel sole, che ci dovrebbe accompagnare in questa giornata di Pasqua e non solo. 

Capitano di Vascello Giuseppe Lai, comandante Nave Vespucci

Per un veliero come il Vespucci non sarà stato difficile andare a caccia del vento nella vostra attuale area

Il vento non manca certo. Ne abbiamo avuto a favore durante i primi giorni di navigazione dall’Argentina. Un bel vento fresco da nord ovest di 20-25 nodi, che ci ha permesso di navigare a vela. Venerdì 29 marzo invece abbiamo avuto per un giorno venti contrari di 35 nodi e mare con onde formate di 4-5 metri. Questo ci ha ricordato ancora una volta – come ripeto spesso – che al mare si deve sempre dare del Lei ed a queste latitudini anche del Voi.

È una Pasqua «diversa» per le oltre 250 persone dell’equipaggio. Anche perché normalmente a Pasqua il Vespucci è in porto a La Spezia. Come sarà la vostra giornata? 

Sarà una Pasqua australe, con atmosfere più simili a quelle del nostro Natale, in cui fa piacere stare al caldo. La passeremo in mare, come faranno anche tanti altri colleghi della Marina impegnati in operazioni a difesa degli interessi nazionali nel mondo. 

Attività particolari? 

Quelle di tutti i giorni. Dai turni di guardia, alle manovre dei nocchieri, all’indispensabile e silenzioso lavoro del personale del sistema nave e delle cucine. Con qualche attenzione in più, visto il prossimo arrivo a Punta Arenas. A cominciare dalla costante lucidatura degli ottoni. 

Passare la Pasqua attraversando lo Stretto di Magellano non è però normale routine

Certamente. Alla normale attività operativa si aggiungerà – come elemento di eccezione anche paesaggistica – quella dell’attraversamento della prima e seconda angostura, le due «strozzature» dello Stretto di Magellano. Percorreremo oltre 120 miglia prima di arrivare a Punta Arenas il giorno di Pasquetta. 

Qualche emozione? O la rimandate a quando punterete al periplo del continente?

Le emozioni non mancano mai. Tutti a bordo comunque non vediamo l’ora di passare all’Oceano Pacifico, che sia attraverso lo Stretto di Magellano, il Canale di Beagle o Capo Horn.

Non è ancora decisa la rotta?

Decideremo secondo le condizioni meteo, che mai come qui sono loro a … dare le carte. E, come noto, la loro attendibilità – al massimo – non supera le 72 ore. Occorre sempre grande prudenza e rispetto verso le forze della natura che, in questo angolo di mondo, spesso mostrano il loro volto più estremo. E come sappiamo bene, il mare difficilmente offre una seconda chance. 

La Messa di Pasqua sarà celebrata all’aperto sul cassero? 

Sarebbe bello, ma il vento ed il freddo non lo consentiranno. Si svolgerà all’interno della nave, sottocoperta, in Prima Squadra Allievi.  

Cosa ha preparato il cappellano di bordo? 

Don Antonio ci ha accompagnato lungo tutto il percorso Pasquale con i riti della Settimana Santa. Dalla domenica delle Palme ai riti del Giovedì Santo con il lavaggio dei piedi per culminare con la messa di Pasqua.

E il cuoco? Non mi direte che in cambusa c’è anche l’agnello pasquale 

Quello non siamo riusciti a procurarlo. Ci consoleremo (ride n.d.r) con maialetto da latte arrosto. I nostri cuochi sono sempre molto creativi ed attenti. Non mancheranno di esserlo anche per questa celebrazione «in casa».

Colomba e uova di cioccolato? 

Presenti. Ne abbiamo recuperate una buona quantità a Buenos Aires prima di partire dall’Argentina. Un «bersaglio» che non potevamo mancare. 

Buona Pasqua allora e … buon vento a tutte le donne e gli uomini del Vespucci. 

Grazie. Ricambiamo di cuore da oltre 13 mila chilometri di distanza dall’Italia. Mai come adesso sono doppi auguri che si abbinano alla perfezione. 

IMMAGINI DI BORDO SULLE ROTTE DI MAGELLANO (Foto MM)

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Pubblicato il 30/10/2023
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