I Forestali celebrano il Patrono San Giovanni Gualberto 2024

VALLOMBROSA (FI) – San Giovanni Gualberto, patrono dei Forestali d’Italia e fondatore dell’Ordine Monastico Benedettino Vallombrosano, è stato ricordato venerdì 12 luglio nel 951° anniversario della morte. È il tradizionale appuntamento, presso l’Abbazia di Vallombrosa nel comune di Reggello, che riunisce virtualmente tutti i Forestali italiani. Sono gli appartenenti un tempo al Corpo Forestale dello Stato, oggi in maggior parte ai Carabinieri Forestali, tranne nelle quattro regioni a statuto speciale e nella provincia autonoma di Bolzano. Alla cerimonia di quest’anno sono intervenuti il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e il Comandante Generale dei Carabinieri Teo Luzi, accolti dal generale Cinzia Gagliardi neo comandante della Regione Carabinieri Forestale della Toscana. 

Ogni anno una Regione italiana offre l’olio che alimenterà per dodici mesi la lampada votiva che arde perpetua nella cappella di San Giovanni Gualberto. Quest’anno è stata la volta della Regione Toscana, rappresentata nell’occasione dal Presidente Eugenio Giani. Per il comune di Reggello era presente il sindaco Piero Giunti. La solenne cerimonia religiosa, culminata con l’accensione della lampada, è stato officiata dall’Abate Generale della Congregazione Vallombrosana Padre Giuseppe Casetta. 

Il Ministro Lollobrigida, sottolineando che proprio il giorno precedente è stato convertito in legge il Decreto Agricoltura n° 63/2024, ha evidenziato come «qui a Vallombrosa, dove San Giovanni Gualberto ha operato valorizzando il rapporto tra spiritualità e terra come elemento produttivo, ricordiamo l’importanza storica, economica e ambientale dei boschi di questo luogo. Il patrimonio forestale preserva dal dissesto idrogeologico e l’uomo, con il suo lavoro, è essenziale per la sua protezione». Da qui un sentito grazie agli eredi del Corpo forestale dello Stato, il CUFAA «per quello che fanno ogni giorno». 

Il generale di corpo d’armata Teo Luzi, Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, ha sottolineato come oggi «il concetto di qualità ambientale, in origine molto sfumato, ha assunto, nel tempo, tratti decisivi. Cosi come la tutela del Made in Italy nel settore agroalimentare, che non è solo uno slogan commerciale. È l’espressione di uno stile di vita italiano, fatto di bellezza, buon gusto e genuinità e eccellenza». «Le imprese del settore agroalimentare – ha aggiunto Luzi – rappresentano un comparto fondamentale del sistema economico italiano, che deve essere tutelato a 360 gradi. I Carabinieri fanno la propria parte con 7000 militari a tutela del nostro patrimonio naturale, di cui Vallombrosa è un esempio virtuoso di come l’uomo possa sfruttare le natura valorizzandola». 

Nel corso della giornata la Fondazione San Giovanni Gualberto ha proceduto alla consegna delle borse di studio destinate ad orfani di Carabinieri Forestali o giovani distintisi negli studi. 

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