Tante emozioni all’80° anniversario dei Carabinieri Martiri di Fiesole

Il ministro della Difesa Guido Crosetto stringe la mano a Camilla R. giovanissima pronipote di uno dei 10 ostaggi sfuggiti alla morte a Fiesole nel 1944 dopo che tre carabinieri offrirono la loro vita per salvarli dalla rappresaglia tedesca
Il ministro della Difesa Guido Crosetto stringe la mano a Camilla R. giovanissima pronipote di uno dei 10 ostaggi sfuggiti alla morte a Fiesole nel 1944 dopo che tre carabinieri offrirono la loro vita per salvarli dalla rappresaglia tedesca

FIESOLE (FI) – C’era anche una ragazza di 13 anni, Camilla R., alla cerimonia per l’80° anniversario dell’eccidio dei tre carabinieri Martiri di Fiesole. È una studentessa dell’Istituto comprensivo Balducci di Fiesole ma stamani 13 settembre era lì soprattutto come pronipote di uno dei 10 ostaggi che, il 12 agosto 1944, furono risparmiati dalla fucilazione grazie all’estremo sacrificio di tre carabinieri. Ricercati dai tedeschi, perché sospettati di aderire alla Resistenza, si presentarono spontaneamente pur di salvare la vita agli ostaggi innocenti. Furono passati per le armi, ma gli ostaggi – dopo ancora due settimane – riuscirono a riabbracciare le loro famiglie. Se le cose fossero andate diversamente Camilla non sarebbe mai nata. 

STUDENTI PREMIATI

Con lei, sorridente e per nulla imbarazzata, si è intrattenuto il ministro della Difesa Guido Crosetto al termine della cerimonia ufficiale, quando le è stata consegnata una targa commemorativa insieme ad altri due studenti fiorentini, Lorenzo R. del Liceo Machiavelli e Tommaso V. dell’Istituto Calamandrei di Sesto Fiorentino. I tre premiati si sono particolarmente distinti nell’ambito dei progetti per la legalità promossi nei rispettivi istituti nell’ultimo anno scolastico. 

LE PAROLE DEL VESCOVO

Accolto dal sindaco di Fiesole Cristina Scaletti sulle scale del municipio con il comandante generale dei Carabinieri Teo Luzi, il ministro Crosetto ha raggiunto la cattedrale per la Messa solenne celebrata dal vescovo di Fiesole Stefano Manetti con i cappellani militari della città di Firenze. In prima fila i parenti dei carabinieri eroi. «Hanno annunciato il Vangelo – ha detto il presule nella sua omelia ricordando i tre carabinieri Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti – non con le parole ma con la loro giovane vita, con un atto di straordinaria onestà e coraggio pur essendoci circostanze che avrebbero potuto rendere più complessa tale decisione». (Qui il testo completo dell’omelia del Vescovo Manetti)

CROSETTO SI INGINOCCHIA

Solenne ed emozionante la successiva cerimonia sul colle di San Francesco davanti al monumento ai tre carabinieri, accompagnata dalle note della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri e da una nota storica sui tragici fatti dell’agosto 1944 esposta dal professor Cosimo Ceccuti. (Qui il testo)

Il ministro Crosetto, inginocchiandosi davanti ai nomi dei tre militari, ha quindi deposto una corona d’alloro ai piedi del monumento. Un’altra corona è stata deposta dal sindaco di Fiesole Scaletti. Il sacrificio dei tre carabinieri di Fiesole – ha sottolineato Crosetto – è un termine che «nasce dal latino, sacer facere, rendere sacro. Prendere qualcosa che non lo è, che è normale e renderlo sacro. Quando parliamo di qualcuno che dedica la sua vita a qualcosa». Una cosa che non si ricorda – ha aggiunto Crosetto – è che «non hanno dato la vita per il padre, la madre, i fratelli o la propria comunità. Nessuno di loro era di Fiesole. Arrivavano tutti da un’altra terra. Non avevano vissuto qua. Non erano cresciuti con nessuno delle persone che hanno salvato. Non l’hanno fatto per loro. L’hanno fatto per qualcos’altro». 

IL RICORDO DELL’ARMA E DELLE ISTITUZIONI

Il saluto dei «108 mila carabinieri oggi in servizio in Italia e nel mondo» è stato portato dal Comandante Generale Teo Luzi, presente alla cerimonia con il vice comandante generale Salvatore Luongo e i vertici regionali dell’Arma. «Credo che l’amore di patria – ha detto – sia stata la loro grande forza. La stessa che dovrebbe illuminare tutti noi italiani nel nostro agire quotidiano». 

«Celebrare i martiri significa ricordare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi – ha detto il sindaco Cristina Scaletti – l’importanza delle scelte, non solo in circostanze estreme, ma nella quotidianità. La libertà, la democrazia, la pace, la giustizia e i diritti, sono quelli che vanno tutelati e difesi ogni giorno, sapendo che saranno le nostre scelte, i nostri sì e i nostri no, a costruire la storia». 

Il presidente della Regione Eugenio Giani ha sottolineato che «libertà umanità e spiritualità, unità d’Italia sono valori che da questa collina di Fiesole – dove è nata l’espressione di una civiltà che è quella a cui noi ci sentiamo onorati di appartenere – trovano un elemento di trasmissione proprio in quel sacrificio straordinario di ragazzi di 21 e 22 anni, come La Rocca Marandola e Sbarretti». 

Tra le autorità presenti all’evento c’era anche il senatore Manfredi Potenti, presidente del neo costituito Intergruppo Parlamentare Sentieri della Memoria che cura percorsi di valorizzazione e formazione turistico-culturale di storia militare. «Fiesole si colloca a pieno titolo – ha commentato a margine della cerimonia – nel lavoro che stiamo portando avanti per i cittadini in un momento anche di smarrimento di valori. Vogliamo arrivare ad una proposta nazionale per il coordinamento di tutte le iniziative che sui territori riguardano la storia militare». 

DONATA ALL’ARMA LA MEDAGLIA DEL CARABINIERE SBARRETTI

Al termine della commemorazione, presso la Caserma Baldissera sede del Comando Legione Toscana Carabinieri guidato dal generale Lorenzo FalferiPasquale Sbarretti, fratello del Carabiniere eroe Fulvio Sbarretti, ha donato all’Arma dei Carabinieri la medaglia d’oro che a suo tempo fu assegnata alla memoria del congiunto. Da ora in avanti sarà custodita presso il Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri a Roma.

ANTEPRIMA IN CONCERTO

Nonostante il maltempo improvviso abbia detto no all’concerto previsto per giovedì 12 settembre  nella suggestiva cornice del Teatro Romano di Fiesole, l’evento musicale per l’80° dei Martiri di Fiesole si è tenuto ugualmente nella più «sicura» sede al coperto del Teatro Cartiere Carrara di Firenze. Presente il Comandante Generale Teo Luzi, oltre mille persone hanno applaudito a lungo le esibizioni della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri, diretta dal colonnello maestro Massimo Martinelli, arrivata per l’occasione in formazione completa da Roma ed entrata in sala al ritmo della Marcia dei Carabinieri Reali (L. Cajoli). 

Il colonnello maestro Massimo Martinelli direttore della Banda Musicale dell'Arma dei Carabinieri
Il colonnello maestro Massimo Martinelli direttore della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri

Hanno arricchito le esecuzioni musicali un gruppo di giovani artisti della Scuola di Musica di Fiesole (direttore Edoardo Rosadini) e il Coro della Cappella Musicale del Duomo di Firenze diretto da Michele Manganelli. Sono stati eseguiti brani di Beethoven (Coriolano), Puccini (Coro a bocca chiusa da Madame Butterfly) nonchè un arrangiamento del maestro Martinelli (We march on united) e di Glennie Smith (We were soldiers) un’applaudita esecuzione di una tromba solista tra il pubblico. 

Molto apprezzata l’esecuzione di un estratto dell’opera lirica «Il quarto uomo» del maestro canadese Hershey Felder, ispirata alla sofferta vicenda umana del carabiniere Francesco Naclerio, in forza alla caserma di Fiesole e anche lui arrestato dai tedeschi insieme ai colleghi successivamente fuciliati. Naclerio venne invece rilasciato con l’obbligo di continuare a prestare servizio alla caserma di Fiesole e a disposizione del Comune, altrimenti anche lui sarebbe stato passato per le armi.

Dopo l’esecuzione della «Fedelissima» la marcia d’ordinanza dei Carabinieri e dell’Inno Nazionale, la serata si è conclusa tra lunghi applausi del pubblico, tra cui la Prima Presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano, l’onorevole Dario Nardella, i prefetti di Firenze e Arezzo Francesca Ferrandino e Maddalena De Luca, la vice presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi, il sindaco di Fiesole Cristina Scaletti. Tra i presenti i familiari dei Carabinieri Martiri di Fiesole e anche Luciana Naclerio, figlia del «Quarto uomo». 

GALLERIA FOTO – LA CERIMONIA A FIESOLE

GALLERIA FOTO – IL CONCERTO

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12 set 2024

LA VICENDA DEI MARTIRI DI FIESOLE

Il Notiziario Storico dell’Arma dei Carabinieri ha pubblicato uno «speciale» (scarica qui) dedicato all’80° anniversario dei Martiri di Fiesole. Un resoconto completo sugli antefatti e le cause della tragica vicenda, che portarono tre giovani carabinieri di 20 anni ad andare incontro alla morte pur di salvare la vita a 10 ostaggi innocenti. 

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Sandro Addario

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