Esercito, consegnate le borse di studio della Fondazione Salomone

Un momento della consegna delle borse di studio della Fondazione Salomone a Firenze
Un momento della consegna delle borse di studio della Fondazione Salomone a Firenze

FIRENZE – Assegnate a Firenze le borse di studio 2024 della Fondazione Oreste Salomone, attiva da oltre un secolo in memoria dell’omonimo Maggiore dell’Amministrazione Militare e aviatore dell’Esercito, eroe della 1ª guerra mondiale decorato di medaglia d’oro al valor militare. I premiati, per meriti scolastici e universitari, sono gli studenti Davide Pio Laudani, Gianmarco De Vitis, Francesco D’Aquilio e il capitano com. Riccardo Magnano.

La cerimonia si è svolta martedì 30 ottobre nel suggestivo Cenacolo attiguo alla Chiesa di San Jacopo di Ripoli e alla Caserma Simoni, sede della Direzione di Amministrazione dell’Esercito. Nell’occasione è stato presentato un busto bronzeo raffigurante Oreste Salomone, opera dello scultore Domenico Rispoli, destinato alla sala museale della Scuola di Commissariato dell’Esercito a Maddaloni (Caserta). 

Il busto bronzeo di Oreste Salomone realizzato dallo scultore Domenico Rispoli
Il busto bronzeo di Oreste Salomone realizzato dallo scultore Domenico Rispoli

VALORI E TECNICA

L’evento di oggi a Firenze – ha commentato il tenente generale Stefano Rega, Capo del Corpo di Commissariato dell’Esercito e presidente della Fondazione Salomone – «rientra nell’ambito di quelle attività volte a consolidare lo spirito di corpo, la coesione, l’identità degli appartenenti al nostro Corpo». «Ciascuno di noi – ha aggiunto – svolge compiti molto tecnici e di alta specializzazione. Dal procurement alla gestione dei materiali, dalla consulenza legale agli affari finanziari e fiscali, al trattamento economico del personale. Ognuno deve necessariamente trovare nei valori dell’essenza del soldato, da quelli pronunciati con la formula del giuramento a quelli tramandati anche da eroi come Oreste Salomone, gli spunti per poter operare al meglio e dare con il nostro contributo specialistico il supporto alla Forza Armata». 

SALOMONE, SOLDATO E AVIATORE

La figura di Oreste Salomone è stata ricordata dal Generale Ispettore Capo (aus.) Basilio Di Martino, già capo del Corpo del Genio Aeronautico. «Salomone è un uomo del suo tempo – ha commentato Di Martino – un uomo che nasce nel 1879, ha dentro di sé gli ideali della generazione post-risorgimentale. Il senso del dovere, l’amore di padre, il senso della disciplina. Ha inoltre un’altra caratteristica. Nasce nella stagione della belle époque, in cui tutto sembra proiettato verso il progresso, l’innovazione, in una misura che ancora noi non riusciamo a immaginare. Per questo viene affascinato dal volo, che è la massima espressione dell’innovazione del tempo. Qui si coniugano i due aspetti del militare Salomone. Il soldato, l’ufficiale di amministrazione e quindi l’aviatore, il pilota».

«Con questi due sentimenti profondamente vissuti nel suo cuore – sottolinea Di Martino – Oreste Salomone va poi incontro al suo destino. È stato uno dei protagonisti dell’aviazione italiana, un’interprete del potere aereo come pilota di bombardiere ed è stato anche un soldato. Un soldato che ha vissuto e servito la Patria nel modo in cui lui sentiva di dover fare. Avrebbe potuto rimanere tranquillamente a fare il lavoro di ufficio nel momento forse più buio della Grande Guerra, specie dopo la disfatta di Caporetto, ma chiede insistentemente di tornare a volare perché vuol tornare al fronte, sente che quello è il momento in cui deve dare il suo contributo. E così andrà incontro alla morte». 

LA CHIESA DI SAN JACOPO DI RIPOLI E LA CASERMA SIMONI

All’inizio dell’evento di Firenze, condotto dalla giornalista Sara Ghilardi, il saluto di benvenuto è stato rivolto dal colonnello Paolo Logli, capo della Direzione di Amministrazione dell’Esercito, l’unica struttura della Forza Armata con competenza nazionale, che non ha sede a Roma. Logli ha illustrato ai presenti, molti dei quali arrivati da tutta Italia, la storia della Chiesa e del Monastero di San Jacopo di Ripoli (risalente al XIII secolo) e la figura di Simone Simoni, ufficiale dell’Esercito e medaglia d’oro al valor militare ucciso dai nazisti alle Fosse Ardeatine, a cui è intitolata la caserma che ha ospitato il convegno. 

Per saperne di più: 

la vita di Oreste Salomone

la Chiesa e il monastero di San Jacopo di Ripoli

chi era Simone Simoni 

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da sin. i generali Basilio De Martino e Stefano Rega, il colonnello Paolo Logli, lo scultore Domenico Rispoli

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Sandro Addario

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