Legione Carabinieri Toscana, Falferi cede il comando a Mazza

FIRENZE – Cambio al vertice della Legione Carabinieri Toscana. Il generale di divisione Lorenzo Falferi, dopo quasi due anni, lascia la guida dell’importante unità dell’Arma da cui dipendono i 10 Comandi provinciali toscani e oltre 320 stazioni presenti sul territorio regionale che comprende 273 comuni. Falferi, insediato al comando della Legione il 21 luglio 2023, è stato ora chiamato a Roma, dove dirigerà il I Reparto Organizzazione delle Forze del Comando Generale, che si occupa preliminarmente della gestione del Personale.
«In sede vacante»
Nell’attesa che venga definitivamente designato il successore (un comando Legione viene assegnato normalmente ad un generale di brigata o di divisione), al generale Falferi subentra – «in sede vacante» – il suo vice comandante, colonnello Emilio Mazza. Originario di Taranto, 58 anni, Mazza nel corso della sua carriera è stato, tra l’altro, comandante provinciale a Prato e Rovigo nonché capo della Sezione addestramento alla Scuola marescialli e brigadieri di Firenze.
LA CERIMONIA
La cerimonia di cessione del comando Legione Toscana tra Falferi e Mazza, sobria ma sentita, si è svolta mercoledì 9 aprile nel piazzale della caserma Baldissera a Firenze, sede del Comando Legione. Ha presieduto il comandante interregionale Podgora, generale di corpo d’armata Aldo Iacobelli, da cui dipendono i comandi di Lazio, Toscana, Sardegna, Umbria e Marche. Erano presenti le massime autorità civili e militari di Firenze, dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, al presidente della Corte d’Appello Alessandro Nencini, al procuratore generale Ettore Squillace Greco, al questore Filippo Lamparelli, al comandante interregionale della Guardia di Finanza, generale di corpo d’armata Fabrizio Cuneo.
Il comune di Firenze era rappresentato dall’assessore Laura Sparavigna. Presente Cristina Scaletti, sindaco di Fiesole, città molto legata all’Arma per il sacrificio dei tre militari che nel 1944 offrirono la vita per salvare quella di dieci ostaggi innocenti in mano ai tedeschi. Sul piazzale era schierato un reparto di formazione con una rappresentanza delle unità e specialità dell’Arma in Toscana, agli ordini del maggiore Piergiorgio Rosa e accompagnato dalla Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri.
EFFICIENZA E MOMENTI DIFFICILI
Nel suo saluto rivolto ai militari della Toscana il generale Lorenzo Falferi ha espresso il suo «plauso per il lavoro attento, costante, silenzioso, dando prova ogni giorno di efficienza e modernità. La nostra struttura istituzionale, così come è concepita, è garanzia di sicurezza, di attenzione, di vicinanza anche per le comunità più piccole». «Certo in questi quasi due anni – ha tenuto a sottolineare Falferi – l’Arma dei Carabinieri, e non da meno quella della Toscana, ha vissuto anche momenti difficili. Una certa tendenza alla cultura del sospetto ha gettato ombre sulla sincerità dei nostri sentimenti di fedeltà e lealtà estendendo a molti l’errore di alcuni, verso I quali peraltro l’Istituzione – e l’Arma toscana non da meno – non ha mai inteso fare sconti di sorta. Noi sappiamo quali sono I nostri valori di riferimento, noi siamo consapevoli del giuramento prestato, noi ci ricordiamo ogni giorno dell’impegno di adempiere con disciplina ed onore il nostro servizio. Ed oggi, a poche ore dal momento in cui cederò l’onore di essere il vostro comandante, voglio dirvi che sono fiero di voi come di più non sarebbe possibile».
Il colonnello Emilio Mazza da parte sua, ringraziando per la fiducia ricevuta, ha espresso l’impegno ad assolvere i compiti ora assegnatigli con determinazione «curando, nel rispetto delle tradizioni dell’arma, l’impiego del personale, l’efficienza dei reparti, la razionalità nell’uso delle risorse e la consapevole salvezza della disciplina, al fine di sempre meglio rispondere alle esigenze di sicurezza del territorio e degli abitanti di questa bellissima regione».
DETERMINAZIONE ED ENTUSIASMO
Da ultimo, come di prassi, ha preso la parola il generale Aldo Iacobelli, massima autorità dell’Arma presente. Nel ringraziare il comandante uscente Falferi per aver «interpretato la funzione di comando con il massimo delle capacità, della determinazione e dell’entusiasmo». «Tutti i reparti – ha aggiunto – hanno assolto pienamente quella insostituibile funzione di prevenzione, di rassicurazione e di solidarietà, confermandosi luoghi di accoglienza, di ascolto, di inclusione, dove spesso una parola di conforto di fronte a problemi della vita quotidiana o anche solo una mano tesa hanno fatto la differenza». «Al colonnello Mazza – ha concluso Iacobelli – ufficiale di primissimo piano che oggi assume in sede vacante il comando della legione carabinieri Toscana, auguro ogni fortuna e rinnovo la mia vicinanza nell’impegno a provvedere affinché sia sostenuta concretamente l’efficienza dei reparti e la serenità di chi vi opera».




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